Vacanze: Coldiretti, italiani sacrificano albergo ma non la tavola

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(askanews) – Roma, 18 giu – Un terzo (33%) della spesa diitaliani e stranieri in vacanza in Italia e’ destinato allatavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorieo agriturismi, ma anche per acquistare prodottienogastronomici che, in controtendenza, fanno segnare unaumento del 43% negli ultimi 5 anni segnati dalla crisi,durante i quali, al contrario, calano di tutte le altre vocidi spesa a partire dall’acquisto dei capi di abbigliamentoche fa segnare un crollo di oltre il 31,5% fino alleattivita’ ricreative, culturali e di intrattenimento (-6%). E’ quanto afferma – spiega una nota – la Coldiretti nellaprima analisi su ”Le vacanze degli italiani a tavolanell’estate 2013”, nell’ambito dell’incontro promossoinsieme alla Fondazione Univerde sulla base del rapportoIsnart-Unioncamere. Complessivamente tra il consumo di pasti nellaristorazione (13,9 miliardi) e l’acquisto di prodottialimentari nei negozi e nei mercati (10,1 miliardi), ituristi italiani e stranieri spendono per cibo e bevande -sottolinea la Coldiretti – circa 24 miliardi di euro su untotale di 72,2 miliardi del fatturato turistico complessivo.

La gran parte dei risultati economici e delle opportunita’di lavoro del turismo in Italia nell’estate 2013 dipendequindi dalle scelte dei turisti a tavola che condizionano ibilanci di ristoranti, agriturismi, mercati, pizzerie,negozi, bar e gelaterie. Il mangiare e bere e’ pero’ anche il vero valore aggiuntodelle vacanze Made in Italy. Tra tutti gli elementi dellavacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi diintrattenimento a quelli culturali, la qualita’ del cibo inItalia – precisa la Coldiretti – e’ quella che ottiene ilpiu’ alto indice di gradimento trai i turisti stranieri eitaliani. Se la crisi riduce le partenze e costringe a tagliare ladurata e il budget delle vacanze delle famiglie per farquadrare i conti, il 33% degli italiani rinuncia aidivertimenti (cinema, parchi giochi, discoteche) e il 25% allivello dell’alloggio (meno stelle e piu’ pensioni chealberghi) ma appena l’11% limita gli acquisti di prodottitipici, secondo le elaborazioni Coldiretti/Univerde sui datiIpr marketing. ”L’Italia e il suo futuro sono legati alla capacita’ ditornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica,imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello disviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono ilproprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e ilproprio cibo al quale unire originalita’ e creativita’, gustoe passione, intuito e buonsenso di cui siamo portatori”,afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nelsottolineare che ”la competizione si vince facendo leva suivalori identitari che nascono da un territorio unico edinimitabile”.

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