Lucca: riciclaggio internazionale auto lusso, 16 arresti e 32 denunce

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(askanews) – Lucca, 11 giu – La Polizia di Stato di Lucca haeseguito 16 ordinanze di custodia cautelare nei confronti diun gruppo criminale, composto da italiani e stranieri, deditoal riciclaggio internazionale di veicoli di lusso. Altre 32persone – informa una nota – sono state denunciate in statodi liberta’ per i reati di appropriazione indebita esimulazione di reato, essendosi prestati a cedere leautovetture sottoposte a contratto di leasing ed adenunciarne falsamente la perdita di possesso, simulando ilfurto come avvenuto posteriormente alla immatricolazione inGermania. L’indagine – svolta dagli investigatori della Squadramobile della Questura di Lucca e delle Squadre di poliziagiudiziaria del Compartimento Polizia stradale di Firenze,della sezione di Lucca e della sottosezione di Viareggio (Lu)- ha permesso di scoprire che il gruppo criminale eraspecializzato nella ricettazione e nel riciclaggio all’esterodi decine di autovetture di lusso, con profitti illeciti peralcuni milioni di euro. Gli italiani, quasi tutti imprenditori edili del casertanoe della Puglia trapiantati in provincia di Lucca, avevano ilcompito di acquistare le autovetture con contratti di leasingpresso societa’ finanziarie in Italia, per poi consegnarle adun clan di rumeni che gestisce una ditta di esportazione autousate a Viareggio. Costoro avevano complici in Germania, cheprovvedevano ad immatricolare le auto di ‘alta gamma’ pressola Motorizzazione tedesca, per poi rivenderle anche inRomania. I complici italiani ricevevano una parte dei guadagniilleciti realizzati, per poi intascare anche il premio dellapolizza assicurativa a seguito della falsa denuncia di furtosporta in Italia. L’organizzazione rumena era vicina al clanCirpaci, che con i proventi illeciti realizzati ha acquistatoe ristrutturato interi quartieri di Timisoara in Romania.

Data la rilevanza e la transazionalita’ dei reaticontestati, l’indagine e’ stata seguita da Eurojust,l’organismo europeo di coordinamento tra le Autorita’giudiziarie europee, in cooperazione tra magistrati e poliziad’Italia, Germania, Romania, Spagna e Belgio.

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