Legambiente: Roma capitale della sosta selvaggia. Colpa di Alemanno

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(askanews) – Roma, 7 giu – ”Strisce pedonali, cassonetti della spazzatura, scivoli per disabili e piazze sono gli spazi che le automobili prediligono per i parcheggi creativi ed illegittimi, in una citta’ ostaggio dei veicoli a motore”. E’ la fotografia del traffico di Roma scattata dai volontari di Legambiente Lazio in un dossier realizzato tra il 13 e il 30 maggio e pubblicato oggi sulle pagine della cronaca romana del quotidiano Repubblica. In una nota l’associazione ambientalista parla di ”situazione davvero critica, a tratti emergenziale” che attribuisce all’amministrazione di Gianni Alemanno, sindaco di centrodestra uscente che si gioca domenica e lunedi’ prossimo la riconferma del mandato al ballottaggio contro il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino. ”In questi ultimi cinque anni di amministrazione Alemanno sono mancate del tutto le politiche di limitazione del traffico privato, anzi i pochi provvedimenti presi dalle giunte precedenti sono stati quasi del tutto cancellati”, dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. ”Roma – prosegue – sconta il prezzo degli annunci dell’amministrazione Alemanno che rimangono tali su pedonalizzazioni, biciclette, trasporti pubblici, trasporto merci, con la ZTL notturna che e’ stata ridotta, i pullman turistici liberi di andare ovunque e la sosta tariffata che e’ stata smontata. Tutti fattori che rendono ogni giorno piu’ reale il ”far west” in citta’, passa il tempo e la situazione peggiora”. Strisce pedonali, cassonetti della spazzatura, scivoli per disabili e piazze sono gli spazi che le automobili prediligono per i parcheggi creativi ed illegittimi, in una citta’ ostaggio dei veicoli a motore. Vetture che sostano direttamente sui marciapiedi, scooter che invadono le fontane, SUV che sostano sulle strisce pedonali o parcheggiate accanto ai cassonetti, le fermate degli autobus e gli spartitraffico occupati dalle auto in sosta. E’ quanto hanno verificato i volontari ambientalisti in zone centrali della Capitale: dal Colosseo a piazza del Parlamento, passando per piazza S. Andrea della Valle un furgone e piazza della Cancelleria. ”Ma il centro storico non e’ un unicum”, sottolinea Legambiente denunciando che ”anche nel II e nell’ex III municipio regna sosta selvaggia”. ”Al Quartiere Africano, su viale Libia – e’ uno degli esempi riportato dagli ambientalisti – la giunta Alemanno ha cancellato la strada verde, riservata esclusivamente al trasporto pubblico. Ora c’e’ soltanto una corsia preferenziale, sempre occupata da automobili e furgoni per lo scarico merci”. ”Questa Amministrazione – riprende Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – ha riaperto il centro storico ai torpedoni con l’ultimo orrendo piano pullman e le 28 nuove cosiddette aree di ‘sosta breve’ le corsie preferenziali sono ridotte al minimo, appena 120 chilometri su una rete per i mezzi pubblici di 2.180 chilometri, e ben il 28% delle corsie non e’ nemmeno protetto. I parcheggi a pagamento sono stati eliminati su oltre 18mila posti auto ripristinando le strisce bianche. Al palo anche le Ztl e le isole pedonali. A Roma serve una nuova stagione di limitazione del traffico privato e potenziamento di quello pubblico, la pedonalizzazione del Colosseo, il rilancio della cura del ferro e delle reti tranviarie, le Zone 30, le corsie ciclabili, il bike sharing e la mobilita’ sostenibile”, conclude il presidente di Legambiente Lazio. Il dossier completo sul sito www.legambientelazio.it. com-stt/gc