Pesaro: operazione Green War, secondo maxi sequestro alimenti finti bio

APR 3, 1285 -

(askanews) – Pesaro, 6 giu – La Guardia di Finanza ha sgominatouna ”associazione a delinquere” di aziende agricole falsebio ”da ricondurre a un vero e proprio paradigmanazionale”. Nell’ambito dell’operazione denominata ”Green War”, incorso in tutta Italia da diversi mesi – spiega una nota – leFiamme gialle di Pesaro e i funzionari dell’IspettoratoRepressione frodi del ministero delle Politiche agricole eforestali di Roma, hanno infatti perquisito aziende operantinel settore dei prodotti da agricoltura biologica, ubicate aCremona, Brescia e Pesaro, e sequestrato 800 tonnellate disemi di soia proveniente dall’India e 340 tonnellate dipanello e olio di colza proveniente dalla Turchia, per unvalore di circa 600mila euro, in quanto prodotto contaminatocon ‘clormequat’, pesticida altamente tossico per lasalute.

Tale quantitativo si aggiunge a quello precedentementeeffettuato, consistito in 1.500 tonnellate di mais ucraino e76 tonnellate di soia indiana.

La presenza del pesticida con un’alta concentrazione – siprecisa – rende la merce invendibile sia come biologica, siacome convenzionale.

I semi di colza e di soia sequestrati erano destinati aimangimifici, mentre l’olio di colza doveva essere impiegatonell’alimentazione umana. Le produzioni agricole, falsamente certificate comebiologiche, venivano importate dalle suddette aziende peressere successivamente commercializzate nel territorionazionale e all’estero. Piu’ in particolare, l’attivita’ di controllo degliinvestigatori, ha consentito di dimostrare che il meccanismofraudolento attuato dalle aziende ‘scorrette’ coinvoltenell’associazione a delinquere, da ricondurre a un vero eproprio paradigma nazionale, e’ consistito nel finanziaresocieta’ estere compiacenti, al fine di introdurre nelterritorio nazionale merce falsamente biologica.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Pesaro, hapermesso finora di sequestrare un totale di 2.640 tonnellatedi prodotti ”falsamente bio”, per un valore di circa 1,2milioni di euro, in quanto contaminati da sostanzefitosanitarie nocive alla salute umana ed animale.

Sono trenta le persone indagate per associazione adelinquere finalizzata alla frode in commercio, delle quali23 in relazione all’operazione condotta ad aprile e 7denunciate a seguito di quest’ultima.

com-stt