Maltempo: Cia, serve una vera politica di prevenzione del territorio

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(askanews) – Roma, 4 giu – Il maltempo che sta flagellandol’Italia e tutta l’Europa centrale rilancia l’assolutaurgenza di una vera politica di salvaguardia ambientale. Idisastri provocati dal maltempo, con inondazioni, frane esmottamenti dimostrano quanto sia necessario agire al piu’presto per risolvere il problema del dissesto idrogeologico,che nel nostro Paese coinvolge il 9,8% della superficienazionale e riguarda ben 6.633 comuni, pari all’81,9% deltotale. Lo afferma in una nota la Confederazione italianaagricoltori (Cia). In Italia – scrive l’associazione dicategoria – quasi un cittadino su dieci si trova in areeesposte al pericolo di alluvioni e valanghe. Ieri – ricorda -lo stesso capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, hadetto che il Paese sarebbe in una condizione di ”particolareattenzione e difficolta”’ qualora continuassero questepiogge incessanti.

Il fatto e’ – secondo la Cia – che oggi sono piu’ che mainecessarie adeguate politiche di prevenzione del territorio,tanto piu’ con questo clima impazzito, cui affiancare unapuntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazionia rischio. Noi aggiungiamo che una nuova politica di tutelaambientale dovra’ garantire il presidio da partedell’agricoltore, la cui opera di manutenzione e’fondamentale, soprattutto nelle aree marginali di collina edi montagna.

I terreni coltivati, infatti, insieme a quelli boschivi-sottolinea la Cia – giocano un ruolo essenziale perstabilizzare e consolidare i versanti e per trattenere lesponde dei fiumi, grazie anche alla loro elevata capacita’ diassorbimento, aiutando a scongiurare frane e cedimenti delterreno.

Purtroppo pero’ la cementificazione selvaggia non solo hacancellato negli ultimi vent’anni oltre 2 milioni di ettaridi terreno agricolo, ma spesso questo processo non e’ neanchestato accompagnato da un adeguamento della rete di scolodelle acque.

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