Papa: mons. Capovilla, Francesco come Giovanni XXIII e’ un papa di carne

71 , 1283 -

(askanews) – Citta’ del Vaticano, 1 giu – ”Un papa di carne”.

Questa definizione che don Primo Mazzolari conio’ perGiovanni XXIII, l’arcivescovo Loris Francesco Capovillal’applica anche a papa Francesco. Nel corso dell’intervista aL’Osservatore Romano in occasione dei cinquanta anni diricorrenza della morte del beato Giovanni XXIII e dell’iniziodel concilio Vaticano II, l’antico segretario di Roncallirileva un singolare collegamento nello stile pastorale deidue Pontefici. Entrambi, a suo dire, hanno suscitato un forteconsenso popolare perche’ manifestazione concreta e immediatadell’umanita’ e della bonta’ di Dio. ”Ogni mattina – spiega l’arcivescovo nella lungaintervista – ricordo sempre la Chiesa, il nostro papaFrancesco e Benedetto XVI. Ha servito, ha amato, ha istruito.

Nessun papa ha tutto negativo o tutto positivo. Non ho maimitizzato papa Giovanni, ma la serenita’, la semplicita’, ilmodo di guardarti sono indimenticabili. E accade ugualmentecon Papa Francesco. Quando gira per piazza San Pietro da’l’impressione che vorrebbe dare la mano a tutti, vorrebbefare una carezza a tutti. E’ questa umanita’ di Dio che vienemostrata, come scrive san Paolo nella lettera a Tito. Ilcardinale Testa, che era un uomo serio, di poche parole, unavolta mi domando’ all’inizio del pontificato di papa Giovannicosa pensassi dell’entusiasmo con cui i romani lo avevanoaccolto. La risposta fu che per i romani e’ sempre cosi’, perloro il papa e’ il papa, si chiami Leone XIII, Benedetto XV,Pio XI o Pio XII”. ”In papa Francesco – prosegue Capovilla – sono evidentila bonta’ e l’umanita’ di Dio che si mostra alla gentecomune. Don Primo Mazzolari, un grande prete italiano, e sonograto a Benedetto XVI di averlo ricordato nel 2009 in piazzaSan Pietro nel cinquantesimo della morte come una buona guidadei preti italiani, quando fu eletto papa Giovanni, disse:’Abbiamo un papa di carne’. Non si tratta di una cosa banale,perche’ Dio si e’ fatto carne. Papa Francesco lo manifesta informa eloquente.

Anche noi dovremmo incarnare il Vangelo per andare dai nostrifratelli, con piu’ attenzione, meno applausi e piu’esemplarita’ di vita”.

dab/sam/ss