Mucca pazza: Coldiretti, dopo 12 anni torna in tavola la pajata (1 Upd)

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(askanews) – Roma, 1 giu – Torna in tavola la vera pajata chemanca da quasi dodici anni dalle tavole degli italiani pereffetto delle restrizioni sanitarie adottate nel luglio 2001per far fronte all’emergenza mucca pazza (Bse) e chedovrebbero essere finalmente rimosse dall’Unione Europea dopoil giudizio positivo dell’Organizzazione mondiale per lasanita’ animale (Oie). Lo rende noto la Coldiretti nelsottolineare che potrebbe essere questo uno degli effettidella risoluzione adottata nell’ambito dell’Assembleagenerale dell’Oie che ha ufficialmente sancito per l’Italiail nuovo stato sanitario per l’encefalopatia spongiformebovina (Bse), con il passaggio dall’attuale livello dirischio ”controllato” a quello ”trascurabile”, il piu’basso.

L’Italia con Giappone, Israele, Olanda, Slovenia e Usa vaad aggiungersi alla ristretta cerchia di 19 Paesi, sui 178aderenti all’Oie, che hanno raggiunto la qualifica sanitariamigliore di rischio ”trascurabile” per la mucca pazza (Bse)che – sottolinea la Coldiretti – porta all’ampliamentodell’esportazione di carni bovine e di prodotti derivatiquali la bresaola precluse fino ad ora in alcuni Paesi ma e’prevedibile anche alla revisione dell’elenco degli organi arischio che dovra’ essere adottata dalla CommissioneEuropea.

La pajata – prosegue l’associazione – e’ il termineromanesco per definire la prima parte dell’intestino tenuedel vitello da latte che e’ stato oggi sostituito neiristoranti e nelle trattorie dall’ intestino d’agnello. El’ingrediente principale di uno dei piatti piu’ tipici dellacultura gastronomica della capitale: i rigatoni con la pajatama in alternativa puo’ essere proposta alla brace, in formadi spiedino. Oltre ai famosissimi rigatoni con la pajata, tipica pastalaziale condita con ciambelline di intestino di vitello dalatte fin ora vietate e sostituite con ciambelline diintestino di agnello – afferma ancora la Coldiretti – sonotanti i piatti della cucina tradizionale italiana che,finalmente, dopo essere stati cancellati o stravolti dallapsicosi della mucca pazza possono ritornare in tavola. Dal vero risotto alla milanese di cui Giuseppe Verdi eragoloso nel quale il midollo di bue, componente fondamentale -precisa la Coldiretti – e’ stato sostituito per tutto questotempo dall’ossobuco alla Finanziera alla piemontese, notopiatto medioevale tanto amato da Cavour, composto da variefrattaglie e animelle di vitello considerate per un decenniovero tabu’ e bandito da tutte e tavole per un decennio. E ancora finalmente puo’ ritornare ad allietare i tantipalati raffinati il sospirato cervello fritto, autentica”materia grigia” di bovino adulto prima scottata in brodobollente e magistralmente presentata in frittelleimpastellate in acqua e farina o in uovo e pan grattato. Dopo dodici anni di esilio – conclude la coldiretti -potra’ infine tornare anche la golosa peara’ veronese, salsaa base di midollo di bue molto fresco insaporito con delburro e addizionato a pangrattato finissimo e brodo di carne,nata per insaporire i piati di carne nel Veneto ma ormaimolto apprezzata in tutta Italia per accompagnare i bolliti.

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