Franca Rame: Di Pietro, era divorata dalla passione civile

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(ASCA9 – Roma, 29 mag – ”Oggi provo un grande dolore per lascomparsa di Franca Rame, un’amica, una donna che ho avutol’onore di conoscere e di apprezzare per la sua generosita’d’animo, la sua passione civile, la sua fermezza, la suacoerenza, il suo essere diretta e senza maschere”. E’ quantoscrive sul suo blog l’onorevole Antonio Di Pietro, perricordare l’attrice Franca Rame, scomparsa oggi. ”Voglio ricordare di lei quelle battaglie comuni, vissute inParlamento e nelle piazze, quei momenti condivisi in nomedella legalita’ e in difesa dei diritti civili e dei piu’deboli. Ricordo – ha aggiunto Di Pietro – quando fu elettanel 2006 al Senato con l’Italia dei Valori, entrava nelleaule delle commissioni e spulciava i bilanci degli enti diStato, faceva la lista degli sprechi pubblici. Lei inquell’ambiente ci stava male, era un pesce fuori dall’acqua,comprendeva la falsita’ di quei politici e contrastava illoro attaccamento alla poltrona. Urlava in solitudine controil conflitto d’interessi di Berlusconi, e lo faceva davantiad un’Aula sorda”. ”Un giorno, nel corso di un’audizione in una commissionedi palazzo Madama – ha raccontato Di Pietro – disse a unamministratore delegato di una grande azienda di Stato ‘leisa che il suo guadagno e’ altissimo, una cifra vertiginosa.

Mi incuriosisce sapere come vengono spesi i soldi deicittadini e se sa quanto costa al contribuente questachiacchierata di 5 minuti che stiamo facendo’. Era il suomodo rivoluzionario, fuori dagli schemi, che lasciavaperplessi i burocrati di Stato. Lei aveva una passione civileche la divorava, non usava il politichese, ma diceva ‘pane alpane e vino al vino’. Ai tempi del Governo Prodi – haaggiunto – lei stava facendo delle cure, e pur di non saltareun voto, portava con se’ il medico durante le seduteparlamentari e sostava poco fuori dall’Aula pur avvolta nelsuo dolore”.

”Lei era cosi’ voleva onorare il voto e la fiducia che icittadini le avevano dato e per questo metteva da parte sestessa. Le battaglie in nome del bene comune, il suo impegnocivile e politico erano la sua carta d’identita’. Nel 2006 lodissi a gran voce: Franca Rame deve essere il prossimoPresidente della Repubblica. La proponemmo in Parlamento,peccato pero’ che la votammo solo noi. Cara Franca, sequalcuno mi avesse ascoltato, oggi questo Paese sarebbe statodiverso. Ci mancherai e grazie ancora”, ha concluso DiPietro.

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