Istat: Coppia instabile, nel 2011 88.797 separazioni e 53.806 divorzi

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(askanews) – Roma, 27 mag – Si conferma in aumentol’instabilita’ coniugale in Italia secondo l’ultimarilevazione Istat che ha diffuso oggi i dati relativi al2011. In quell’anno, le separazioni sono state 88.797 e idivorzi 53.806, sostanzialmente stabili rispetto all’annoprecedente (+0,7% per le separazioni e -0,7% per i divorzi),ma i tassi di separazione e di divorzio totale sono incontinua crescita. Nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni sicontavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 si arriva a311 separazioni e 182 divorzi.

La durata media del matrimonio al momento dell’iscrizionea ruolo del procedimento risulta pari a 15 anni per leseparazioni e a 18 anni per i divorzi.

L’eta’ media alla separazione e’ di circa 46 anni per imariti e di 43 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge,rispettivamente, 47 e 44 anni. Questi valori sono aumentatinegli anni per effetto della posticipazione delle nozze ineta’ piu’ mature e per la crescita delle separazioni conalmeno uno sposo ultrasessantenne.

La tipologia di procedimento scelta in prevalenza daiconiugi e’ quella consensuale: nel 2011 si sono concluse inquesto modo l’84,8% delle separazioni e il 69,4% deidivorzi.

La quota di separazioni giudiziali (15,2% il dato medionazionale) e’ piu’ alta nel Mezzogiorno (19,9%) e nel caso incui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione(21,5%). Il 72% delle separazioni e il 62,7% dei divorzi hannoriguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio, peril 90,3% delle quali la separazione ha previsto l’affidocondiviso, modalita’ ampiamente prevalente dopol’introduzione della Legge 54/2006.

Nel 19,1% delle separazioni e’ previsto un assegno mensileper il coniuge (nel 98% dei casi corrisposto dal marito): laquota e’ piu’ alta al Sud e nelle Isole (rispettivamente 24%e 22,1%), mentre nel Nord si attesta al 16%. Gli importidell’assegno mensile sono, al contrario, mediamente piu’elevati al Nord (562,4 euro) che nel resto del Paese (514,7euro).

Nel 57,6% delle separazioni, infine, la casa e’ assegnataalla moglie, nel 20,9% al marito mentre nel 18,8% dei casi siprevedono due abitazioni autonome e distinte, ma diverse daquella coniugale.

red/mpd