Diabete: associazioni a Lorenzin, no a limitazioni Aifa su incretine

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(askanews) – Roma, 27 mag – ”Forte preoccupazione” vienemanifestata dall’ A.I.D., Associazione Italiana per la Difesadegli Interessi dei Diabetici , ”circa le conseguenze diquella che sarebbe una prossima delibera AIFA con una seriedi limitazioni prescrittive all’utilizzo delle piu’ moderneterapie nel diabete di Tipo 2, tramite le incretine”, in unalettera aperta indirizzata al Ministro della Salute On.

Beatrice Lorenzin e ai Presidenti delle XII Commissioni diCamera e Senato, Pier Paolo Vargiu e Emilia Grazia de Biase,e ai componenti delle stesse commissioni.

Nella lettera aperta l’AID rileva come ”recentemente allapropria attenzione siano arrivate da piu’ parti segnalazionidi medici e cittadini diabetici, preoccupati dalleconseguenze di tale decisione sulla vita di molte personecon diabete, facendo notare come questi farmaci se utilizzatiin maniera precoce possano permettere a molte persone condiabete di allontanare l’utilizzo dell’insulina e migliorarela propria condizione e qualita’ di vita, con significativi edimostrabili risparmi per il SSN”.

”Il Diabete – ricorda l’associazione – e’ una condizione dicronicita’ particolarmente complessa che comporta l’onere didovere assumere farmaci costantemente per scongiurare danniinvalidanti a livello visivo, renale, degli arti, del sistemanervoso e di quello cardio-circolatorio. Si calcola che in Italia oggi 3 milioni di persone abbianoil diabete di tipo 2 e siano diagnosticate e seguite: sitratta del 4,9% della popolazione. 1 milione di personeabbiano il diabete di tipo 2 ma non siano statediagnosticate: e’ l’1,6% della popolazione, e che 2,6 milionidi persone abbiano difficolta’ a mantenere le glicemie nellanorma, una condizione che nella maggior parte dei casiprelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. Parliamo del4,3% della popolazione. In pratica oggi il 9,2% dellapopolazione italiana ha difficolta’ a mantenere sottocontrollo la glicemia.

L’utilizzo di moderne terapie nel diabete Tipo 2, puo’garantire una migliore qualita’ di vita, un migliorecontrollo della propria glicemia e donare una vita piu’serena alle persone con diabete e ai propri familiari. E’necessario quindi trovare soluzioni condivise evitandocontrapposizioni illogiche o ancora peggio percorrendo lastrada Istituzionale del mero decisionismo”.

AID, conclude la lettera aperta, ”portera’, qualora sivolesse continuare su questa strada, la protesta a tutti ilivelli e nelle forme che possano salvaguardare le personecon diabete e auspica l’ interruzione del processo direvisione delle indicazioni formulate da AIFA e l’apertura diun tavolo di consultazione per contribuire in manieracondivisa all’ottimizzazione della prescrivibilita’ delleterapie basate sulle incretine anche sulla base dell’usoconsolidato delle stesse a livello internazionale e che vedel’Italia fortemente ancora sottodimensionata nell’utilizzorispetto agli altri Paesi Europei”.

red/mpd