Maltempo: Coldiretti, sui campi bollettino di guerra, 1 mld danni

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(askanews) – Roma, 25 mag – Con l’ultima ondata di maltempo cheha colpito dopo il nord anche il centro Italia sale attornoal miliardo di euro il conto complessivo dei danni, deimaggiori costi e delle perdite produttive provocateall’agricoltura italiana da una primavera impazzita che hagia’ tagliato di oltre il 30% i raccolti delle principaliproduzioni del nord Italia. E’ il primo bilancio degli effetti del maltempo nellediverse regioni tracciato da Coldiretti, che torna a chiederedi avviare le procedure per la dichiarazione dello stato dicalamita’ naturale per territori piu’ colpiti, a tracciare ilprimo bilancio. In migliaia di aziende agricole – riferisce in una notal’associazione di categoria – e’ andato perduto il lavoro diun intero anno e non c’e’ raccolto al nord che non siacompromesso, incluso quello del fieno con gravi problemi perl’alimentazione degli animali, mentre il calo delletemperature fa aumentare anche i costi del riscaldamentodelle stalle negli allevamenti di polli, suini e conigli. In Piemonte le eccessive piogge si sono abbattute sul risocon punte in alcuni comuni del vercellese e del novarese dioltre il 50% di danno. Nelle altre province da Alessandria aCuneo, da Asti a Torino e’ la produzione del mais ad esserecolpita con cali percentuali oscillanti tra il 30 e il 45%.

Rovinata anche per almeno il 30% la raccolta del fienomaggengo a causa delle piogge che hanno ritardato il primotaglio. Notevoli ritardi si segnalano anche sulle produzionifrutticole: compromessa di almeno il 30% la fase diallegagione dei fiori. In Lombardia le perdite sono stimate fra il 30 e il 50% aseconda delle colture con i terreni della Pianura Padanaridotti a mezze paludi: le semine appena fatte sonocompromesse.

Sui campi lombardi e’ un vero e proprio bollettino diguerra: la semina del mais e’ in ritardo di quasi due mesicon stime di una riduzione delle rese dal 30 al 50%, lasemina della barbabietola da zucchero non e’ neppurecominciata ed e’ stato perso l’intero primo sfalcio diforaggio, quello che garantisce il 50% del prodotto allestalle. Drammatica la situazione dei pomodori da industria,dove ci si attende un calo delle rese fra il 30 e il 35%, conle piantine ancora da mettere a terra o semi affogatedall’acqua. Gravi perdite anche per l’ortofrutta: per mele e pere,angurie e meloni il danno oscilla fra il 30 e il 30% delraccolto. Per il riso, altra coltura di punta dellaLombardia, si prevede un calo di circa il 30%. Problemi anchesu frumento, orzo, triticale e si registra oltre un mese diritardo per la semina della soia. In Veneto, secondo i calcoli di Coldiretti, si e’praticamente dimezzato il raccolto di soia e mais ma e’danneggiato anche il 20% del fieno nella Regione con ilmaggior numero di allevamenti da carne in Italia. Nelveronese si registra la meta’ dell’allegagione rispetto aglianni scorsi per susine, pesche, nettarine e albicocche mentrele ciliegie si sono spaccate prima della maturazione per latroppa acqua. Nel padovano – riferisce ancora Coldiretti – arimetterci e’ soprattutto il mais, le cui semine sonobloccate al 50%, ma anche la soia mentre il grano stamaturando con difficolta’ a causa delle continue piogge,cosi’ come gli ortaggi a pieno campo. In Emilia Romagna problemi gravi per soia, mais e fienoche faranno lievitare i costi per l’alimentazione negliallevamenti dove si produce il latte per il prestigiosoparmigiano reggiano o la carne per i prosciutti di Parma.

Nelle province occidentali, soprattutto Piacenza, non e’stato trapiantato il 70% del pomodoro, mentre – continua laColdiretti – e’ ferma la semina delle patate sia nelbolognese (patata Dop di Bologna), sia nel piacentino (patatatradizionale di Mareto). Nel ferrarese stop anche alla seminadel riso, che non e’ andata oltre il 7% delle semine degliultimi anni.

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