Crisi: Coldiretti, cambia menu italiani. Meno vino, olio oliva e carne

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(askanews) – Roma, 25 mag – La crisi svuota il carrello dellaspesa, ma cambia anche il menu degli italiani che, in alcunicasi, arrivano a rinunciare pilastri della dietamediterranea, come olio d’oliva e vino, mentre siriaccostano, al contempo, alla preparazione dei cibi in casa,piu’ economici rispetto ai quelli pronti, come non accadevadal dopoguerra.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sullaspesa degli italiani nel primo trimestre del 2013: hannotagliato gli acquisti in quantita’ di olio di oliva (-8%) persostituirlo con il burro (+5%) e mettono nel carrello piu’uova (+2%) per portare in tavola frittate al posto di fettinee braciole con un calo della carne bovina (-6%) e di maiale(-5%) ma anche del pesce (-5%).

In base alla rilevazione – spiega una nota – aumentanoanche gli acquisti di latte a lunga conservazione (+4 percento) a scapito di quello fresco (-4 per cento) che e’ digran lunga di migliore qualita’, ma leggermente piu’ costosoe piu’ facilmente deperibile per raggiunti limiti discadenza.

In calo del 4% anche gli acquisti di frutta e del 2%quelli di verdure che per prima volta interessa anche gliortaggi e le insalate pronte per l’uso, la cosiddetta quartagamma, che – sottolinea la Coldiretti – fa segnare un calonei volumi di acquisto record del 5%. La necessita’ di ridurre le spese ha dunque l’effetto delritorno in cucina per pulire e lavare le verdure da portarein tavola. Infatti, nel 2013, crollano del 6% anche gliacquisti di piatti pronti surgelati e del 6% quelli dellemerendine mentre – precisa la Coldiretti – fanno registrareun aumento i prodotti base come la farina (+2%), i preparatiper dolci (+5%) e il miele (+6%) perche’ gli italiani, perridurre le spese, tornano ai fornelli per preparare dolci,merendine e anche pasta in casa, con un ritorno al passatoche non era mai avvenuto dal dopoguerra.

La crisi colpisce duramente i prodotti complementari chefanno parte della tradizione nazionale come il vino con gliacquisti che risultano in calo del 7%. Il risultato e’ difatto – sostiene la Coldiretti – un preoccupante addio daparte degli italiani ai prodotti simbolo della dietamediterranea tra i quali resiste solo parzialmente la pastache fa comunque segnare una contrazione in quantita’ dello0,5% negli acquisti. Pasta, frutta, verdura, extravergine eil tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pastiregolari hanno consentito agli italiani – precisa laColdiretti – di conquistare fino ad ora il record dellalongevita’ con una vita media di 79,4 anni per gli uomini edi 84,5 per le donne, tra le piu’ elevate al mondo.

A ridursi per effetto del minor consumo di carne e pescee’ pero’ – sostiene la Coldiretti – anche il contenutoproteico della dieta con il risultato che secondo l’Istat il12,3% degli italiani non e’ stato in grado di sedersi atavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteicoalmeno una volta ogni due giorni con conseguenze gravi ancheper la salute.

A cambiare, peraltro, non sono solo le quantita’ deidiversi prodotti acquistati che complessivamente calano del2%, ma si riscontra in generale una tendenza a privilegiareprodotti low cost di minore livello qualitativo che possonoanche rappresentare una incognita per la salute.

Secondo un’analisi Coldiretti-Swg, infine, quasi 33milioni di italiani con la crisi sono infatti diventati piu’virtuosi e hanno ridotto gli sprechi. com-stt