Tumori: Oncologi, ‘rete’ fra centri per risparmiare risorse

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(askanews) – Roma, 23 mag – Il costo del cancro nell’UnioneEuropea e’ pari a 124 miliardi di euro ogni anno. Solo il 36%e’ dovuto a farmaci, ricoveri e interventi chirurgici. Il 44%infatti e’ da ricondurre alla mancata produttivita’ deimalati e il 20% a quella dei familiari. La lotta ai tumoripassa anche attraverso una corretta pianificazione dellaspesa. Nel mondo nel 2010 le uscite complessive per ipazienti oncologici sono state pari a 290 miliardi didollari. Ma quanto costa nel nostro Paese curare una personacolpita dal cancro? In Italia manca ancora una stima dellerisorse assorbite dalla malattia, indispensabile per poterredigere un budget annuale da assegnare all’oncologia e farfronte alle difficolta’ create dalla spending review. Perquesto l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) hapromosso uno studio per analizzare la spesa farmaceuticaoncologica negli ultimi 3 anni in Italia e nelle singoleRegioni. La sostenibilita’ del sistema e’ messa a rischioanche dallo stallo in cui si trovano le reti oncologicheregionali, finora rimaste solo sulla carta. Proprio il temadell’uso razionale delle risorse e’ al centro del dibattitodella I Conferenza Nazionale dell’Oncologia Clinica Italiana,che riunisce a Roma fino al 25 maggio le tre principalisocieta’ scientifiche che si occupano di patologieneoplastiche, l’AIOM, l’AIRO (Associazione Italiana diRadioterapia Oncologica) e la SICO (Societa’ Italiana diChirurgia Oncologica). ”E’ necessario realizzare una veraintegrazione fra le varie discipline, che deve diventare lostandard di riferimento nella cura di una malattia che ognianno in Italia fa registrare 364mila nuovi casi e 175miladecessi – afferma Stefano Cascinu, presidente AIOM -. E lostrumento e’ rappresentato dalle reti oncologiche regionali.

Vogliamo procedere ad una revisione critica delle struttureesistenti sul territorio nazionale.

Solo cosi’ potremo risparmiare e garantire alti standardqualitativi su tutto il territorio. Finora pero’ ha visto laluce solo il 5% dei progetti iniziali per la costruzione diquesti network. Serve una svolta, perche’ i costi comincianoa diventare insostenibili”.

I 5 big killer nel 2012 sono stati il tumore del polmone(34.500 decessi), seguito da quello del colon-retto (quasi20.000), del seno (13.000), dello stomaco (11.000) e dellaprostata (7.900). Le percentuali di guarigione sono increscita: la sopravvivenza media a 5 anni dalla diagnosi e’del 52% fra gli uomini e del 61% fra le donne. Grazie alladiagnosi precoce, all’innovazione tecnologica in radioterapiae ai nuovi farmaci, sempre piu’ efficaci. Ma l’innovazione haun costo.

”E’ recente l’appello che 120 ematologi di 15 Paesi hannofirmato perche’ le case farmaceutiche abbassino il prezzo deinuovi farmaci , continua Giovanni Mandoliti, presidenteAIRO.

Realizzare percorsi diagnostico-assistenziali uniformi e’fondamentale sia per garantire pari opportunita’ ai malatiche per utilizzare al meglio le risorse. ”E’ dimostrato -conclude Alfredo Garofalo, presidente SICO – che lasopravvivenza aumenta quando i pazienti sono seguiti incentri specializzati. E il sistema delle reti oncologicheregionali permette di trattare i casi piu’ complessi nellestrutture meglio attrezzate e con piu’ esperienza”.

red/mpd