Lavoro: Censis-Ismu, in Italia 1,6 milioni di badanti, 77,3% stranieri

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(askanews)- Roma, 14 mag – Sono 1 milione 655mila i collaboratoridomestici impiegati presso le famiglie italiane – il 77,3%dei quali sono stranieri – destinati ad aumentare di circamezzo milione nel 2030. E’ la fotografia scattata da una ricerca realizzata dalCensis e dalla Fondazione iniziative e studi sullamultietnicita’ (Ismu) per il ministero del Lavoro e dellePolitiche sociali e presentata oggi a Roma. Ne e’ emerso come il numero dei collaboratori che prestanoservizio presso le famiglie, con formule e modalita’ diverse,e’ passato da poco piu’ di un milione nel 2001 all’attuale 1milione 655mila (+53%), registrando la crescita piu’significativa nella componente straniera, che oggirappresenta il 77,3% del totale dei collaboratori. Sono 2 milioni 600mila le famiglie (il 10,4% del totale)che hanno attivato servizi di collaborazione, di assistenzaper anziani o persone non autosufficienti, e di babysitting.

E si stima che, mantenendo stabile il tasso di utilizzo deiservizi da parte delle famiglie, il numero dei collaboratorisalira’ a 2 milioni 151mila nel 2030 (circa 500mila inpiu’).

La ricerca attesta come i servizi di collaborazionedomestica in Italia si caratterizzano ancora per la fortedestrutturazione, anche quando comportano un’assistenzaspecialistica a persone non autosufficienti. Si configurano come un lavoro domestico a tutto tondo, conuna quota dell’83,4% dei collaboratori occupati nel governodella casa, fino all’assistenza avanzata a persone nonautosufficienti (15,3%) e a bambini (18,3%). C’e’ poi unasottovalutazione del valore delle competenze, visto che soloil 14,3% dei collaboratori ha seguito un percorso formativospecifico, sebbene il 60% di essi si occupi dell’assistenzadi una persona anziana. com-stt