Lavoro: Cei, e’ sussidiario a persona e famiglia. Serve nuova cultura

MAR 4, 1277 -

(askanews) – Roma, 13 mag – ”Una nuova cultura del lavoro deveprendere atto che il lavoro e’ sussidiario alla persona umanae alla famiglia, e non viceversa”. E’ quanto emerge dalnuovo ”rapporto-proposta” curato dal Comitato per ilprogetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana: ‘Peril lavoro.

Rapporto-proposta sulla situazione italiana’ (Laterza,2013).

”Questo principio – si legge nel rapporto-proposta – stadavanti a noi come una ispirazione per valutare cio’ chepossiamo e dobbiamo fare del lavoro come attivita’ concreta ecome contesto organizzativo. Quando un’impresa modifica lasua divisione del lavoro, quando adotta misure di welfareaziendale (per esempio pratiche per conciliare i tempi dilavoro e quelli della famiglia) si tratta di vedere se questeiniziative corrispondono effettivamente alla realizzazionedei fini umani della persona e al sostegno delle suerelazioni familiari o, invece, rispondono a criteri di merautilita’ e profitto dell’impresa”. ”Rivalutare il lavoro umano – sottolinea il rapporto Cei- e’ innanzitutto, dal punto di vista sociale, una questionedi divisione del lavoro e dei suoi frutti. Ma la divisionedel lavoro non deve riflettere solo esigenze economiche (diproduttivita’, efficienza, competizione, ecc.), bensi’ ancheil bisogno di un nuovo modo di relazionarsi agli altri e alconsumo: nel lavoro deve riflettersi un nuovo stilecomplessivo di vita. L’idea di fondo e’ promuovere un lavoroche elevi la qualita’ della vita”. dab/gc