Fao: Coldiretti, insetti per cibo estranei a nostra cultura

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(askanews) – Roma, 13 mag – Una corretta alimentazione non puo’prescindere dalla realta’ produttiva e culturale locale neipaesi del terzo mondo come in quelli sviluppati. E’ quantoafferma la Coldiretti in riferimento allo studio della Faonel quale si stima che gli insetti fanno parte delle dietetradizionali di almeno due miliardi di persone e chepotrebbero quindi essere essenziali per combattere la fame.

Non si puo’ trattare il cibo come una merce qualsiasi, ma percombattere la fame occorre prima di tutto – sottolinea laColdiretti – investire nell’agricoltura delle diverse realta’del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricoleregionali che sappiano potenziare le produzioni locali con lavalorizzazione delle identita’ territoriali per sfuggireall’omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenzadall’estero. A questo principio – continua la Coldiretti -non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche ocavallette a scopo alimentare che anche se iperproteici sonopero’ molto lontani dalla realta’ culinaria nazionale. InItalia sopravvivono alcuni esempi di prodotti formaggi coninsetti come il pecorino ”marcetto”, il formaggio”saltarello”, il ”formai nis” e il ”casu marzu” unpecorino sardo colonizzato dalla mosca casearia che rilascianella forma le uova dalle quali nascono larve che traggononutrimento cibandosi della forma stessa e sviluppandosi inessa. Un prodotto che non sarebbe consentito dalle normecomunitarie, ma che e’ stato salvato dall’estinzione grazieall’inserimento nell’elenco dei prodotti agroalimentaritradizionali da parte della regione Sardegna.

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