Crisi: Assonime, economia sostenga fasce piu’ deboli della societa’

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(askanews) – Roma, 9 mag – ”Le crescenti disuguaglianze sociali,l’impossibilita’ di accesso a beni anche essenziali di unafascia sempre piu’ ampia di popolazione, la crisi economica,i cambiamenti climatici e i danni ambientali, impongono unripensamento della produzione che tenga conto anche dellefasce piu’ deboli della societa”’. E’ quanto emerge dalconvegno ‘Radici e prospettive di un’economia attenta alsociale’ organizzato a Roma presso l’Universita’ LUISS GuidoCarli da Assonime, in collaborazione con Fondazione BrunoVisentini, NeXt e LUISS Ceradi.

Tra i presenti il direttore generale di Assonime, StefanoMicossi, il segretario Generale NeXt, Valentino Bobbio, chehanno aperto i lavori e il presidente di Assonime, LuigiAbete.

L’economia, strumento per soddisfare importanti bisognidell’uomo, sottolineano gli organizzatori ”sovente vienevissuta come disumanizzante”.

”Lo sviluppo di nuove forme di economia e modi diproduzione attente al sociale, nonche’ una riconversioneecologica degli edifici e impianti produttivi, – prosegueAssonime – possono contribuire al risparmio energetico e aminori costi di esternalita’ per lo Stato, oltre a costituireun forte incentivo per l’occupazione”.

Al centro della riflessione del convegno le possibilisoluzioni per ”far crescere un’economia socialmente eambientalmente sostenibile, non soltanto nelle nicchiedell’economia, ma nelle grandi strutture produttive, avviandouna riflessione per focalizzare successive iniziative diricerca e di sensibilizzazione sul tema dell’economia attentaal sociale”.

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