Salute: mamme italiane tra le piu’ vecchie in Europa. Parto a 31 anni

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(askanews) – Roma, 6 mag – Le mamme italiane sono tra le piu’vecchie d’Europa. Secondo l’Istat, negli ultimi 20 annil’eta’ media al parto e’ cresciuta notevolmente, passando dai29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni – con punte di 31,8 nelleregioni del Centro – nel 2011. Dato che pone l’Italia aivertici d’Europa, al pari della Svizzera e poco sotto laSpagna e l’Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30anni. ”La gravidanza non e’ piu’ vissuta come un fattonaturale, ma come una scelta consapevole su cui gravano pero’una serie di fattori. Si preferisce completare il propriopercorso di studi, ma anche avere alle spalle una situazioneeconomica stabile e trovare il compagno ideale”, osservaCesare Taccani, specialista in medicina della riproduzionedel centro per la fertilita’ ProCrea di Lugano (Svizzera). ”Quello che pero’ molte donne tendono a sottovalutare e’l’effetto negativo che il tempo ha sulla loro fertilita’. Conil passare del tempo non solamente si abbassano lepossibilita’ di andare incontro ad una gravidanza, maaumentano anche le complicanze”. In particolare, l’orologiobiologico incide sul numero di ovociti disponibili,sull’integrita’ del loro patrimonio genetico. ”Col passaredegli anni si riduce sensibilmente anche il numero di uovache possono essere fecondate aumentando, di contro, quello diembrioni anomali destinati il piu’ delle volte in unaborto”, prosegue il medico. ”In aggiunta, c’e’ il rischioche subentrino nel tempo patologie al collo dell’utero odella pervi quale infiammazioni o endometriosi che spessosono diagnosticate tardivamente e che c’e’ un rischiomaggiore di aumentare l’infertilita’ o l’effettiva capacita’di portare a termine la gravidanza”. Infatti, andando aguardare i dati sulle dimissioni dagli istituti di cura, gliaborti spontanei sono aumentati del 30 per cento in 25 anni,con dei rapporti di abortivita’ riferiti alla classe di eta’40-44 anni che sono piu’ del doppio rispetto a quelli dellaclasse 35-39 anni. In questo contesto, e’ aumentata anche l’eta’ delle donneche si rivolgono ai centri di procreazione assistita. Secondoi dati di ProCrea, centro dove ogni anno si rivolgono circa1.200 coppie italiane, solamente negli ultimi cinque anni lamedia dell’eta’ e’ passata da 36 a oltre 37 anni. Inoltre, ”peso eccessivo, diabete, ipertensione, malattieepatiche e renali, malattie autoimmuni, determinanol’alterazione dell’ovulazione o dell’impianto embrionale”,osserva lo specialista. Non certo ultimo, lo stile di vita:fumo, alcool e caffeina in eccesso riducono la fertilita’.

”Le fumatrici hanno tassi di infertilita’ piu’ alti, unafecondita’ ridotta e impiegano piu’ tempo a concepire – ingenere oltre un anno”.

red/mpd