Salute: poco sport e cattiva alimentazione. Italiani sempre piu’ grassi

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(askanews) – Roma, 29 apr – Sempre piu’ grassi gli italiani; epiu’ crescono, piu’ ingrassano: in Italia, nel periodo2001-2011, e’ aumentata sia la percentuale di coloro che sonoin sovrappeso (33,9% vs 35,8%) sia quella degli obesi (8,5%vs 10%) secondo quanto riferisce il Rapporto Osservasalute. Si conferma il gradiente Nord-Sud, ma dal 2001 e’ boom diobesi a Nord: le regioni meridionali presentano la prevalenzapiu’ alta di persone obese (Basilicata 13,1% e Molise 13,5%)e in sovrappeso (Campania 40,1% e Puglia 40,4%) rispetto alleregioni settentrionali (obese: PA Trento 6,4%; sovrappeso:Veneto 31,4%). Dal 2001 nel Nord-Ovest si e’ registrato ilmaggior aumento (2,4 punti percentuali) di persone coneccesso ponderale, mentre nel Nord-Est e’ cresciutanotevolmente la prevalenza di persone obese. Diversamente,nelle Isole la percentuale di persone in sovrappeso e obesee’ rimasta pressoche’ stabile negli ultimi anni. A livellonazionale, i dati del 2011 risultano sovrapponibili rispettoa quelli del 2010, ma confermano il trend in aumento degliultimi 10 anni.

Anche l’eta’ pesa sulla bilancia. La percentuale dipopolazione in condizione di eccesso ponderale cresceall’aumentare dell’eta’: dalla fascia 18-24 anni a quella65-74 anni il sovrappeso passa dal 15,7% a oltre il 45%,l’obesita’ dal 2,5% al 15,5%. Nelle persone dai 75 anni in suil valore diminuisce lievemente (sovrappeso 42,3%, obesita’13%). Gli uomini hanno piu’ problemi delle donne: risulta insovrappeso il 45,5% (44,3% nel 2010) degli uomini rispetto al26,8 (27,6% nel 2010) delle donne e obeso il 10,7% (eral’11,1% nel 2010) degli uomini e il 9,4% (9,6% nel 2010)delle donne.

Del resto, evidenzia il rapporto, il Paese e’ semprepigro, soprattutto le donne: diminuiscono anche se di pocogli sportivi: nel 2010 il 22,8% della popolazione italianadai 3 anni in su praticava con continuita’, nel tempo libero,uno o piu’ sport (nel 2009 era il 21,5%, nel 2008 era il21,6%, nel 2007 il 20,6%). Nel 2011 si scende al 21,9% dellapopolazione.

I sedentari sono pari al 39,8%. L’abitudine all’attivita’fisica non e’ uguale in tutte le regioni, ma c’e’ ungradiente Nord-Sud con livelli piu’ elevati e continui disvolgimento di una qualsiasi attivita’ fisica nella PA diBolzano (37,9%) e in Valle d’Aosta (29,3%) e livelli piu’bassi in Campania (13,1%) e Puglia (13,6%).

La sedentarieta’ aumenta man mano che si scende da Nordverso Sud, in particolare in Sicilia (57%) e in Puglia(57,2%). La pratica sportiva e’ molto piu’ frequente fra gliuomini: il 26,0% pratica sport con continuita’ e il 12,6% lopratica saltuariamente, mentre fra le donne la quota e’,rispettivamente, del 18% e del 7,9%. La quota di sedentari e’maggiore tra le donne (44,4% vs 35%).

E neanche l’alimentazione aiuta: gli italiani continuano aconsumare poca frutta e verdura: le persone di 3 anni eoltre che consumano quotidianamente Verdura, Ortaggi e Frutta(VOF) costituiscono una percentuale abbastanza stabile con unminimo di 83,7% nel 2009 e un massimo di 85,3% nel 2006, perattestarsi all’85% nel 2011 come valore nazionale.

Osservando, tra di loro, la percentuale di persone che mangiaalmeno 5 e piu’ porzioni al giorno di VOF, si e’ registratoun massimo di 5,7% nel 2008 al termine di un periodo dicrescita dell’indicatore che partiva da un 5,3% nel 2005. Nel2009, e sceso al 4,8% per poi risalire nel 2010 (5,5%) e,infine, attestarsi al 4,9% nel 2011. L’evoluzione osservatanel tempo vede una crescita in alcune delle regioni cheinizialmente presentavano un livello inferiore, inparticolare l’Abruzzo (che passa da una percentuale di 4,3% a6,6%), la Basilicata e la Sardegna, mentre si registra unandamento opposto per le regioni che partivano da un livellopiu’ elevato, come Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio.

red/mpd