Lazio: Zingaretti, stop ai fondi per Mausoleo di Graziani ad Affile

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(askanews) – Roma, 22 apr – ”Ho chiesto agli uffici regionali disospendere il finanziamento concesso al Comune di Affile,originariamente destinato al ‘completamento del ParcoRodimonte’ e alla ‘realizzazione di un monumento al soldato’,cioe’ al milite ignoto. Il Comune impropriamente ha poideciso di dedicarlo a Rodolfo Graziani. A parte le palesiviolazioni rispetto all’utilizzo del finanziamento pubblico,la nostra amministrazione non avallera’ mai qualsiasitentativo di distorsione o falsificazione della memoriastorica, tanto piu’ nel caso di una figura come quella delgenerale Graziani, su cui la storia ha gia’ emesso da tempoil suo giudizio: per i crimini di guerra compiuti nel corsodell’aggressione coloniale nei confronti dell’Etiopia, conl’uso di gas, bombardamenti indiscriminati e rappresagliecontro la popolazione civile, con la costruzione di campi diconcentramento, con la reclusione coatta delle popolazioninomadi; per il suo sostegno indiscusso al regime fascista eal proseguimento della guerra affianco alla Germania nazistafino all’ultimo giorno nella Repubblica di Salo’; per il suoapporto convinto alla guerra civile contro la Resistenza, dacui mai prese le distanze e che gli valse una condanna a 19anni di reclusione con l’accusa di collaborazionismo, mentrerimasero pendenti i suoi trascorsi in Africa e le accuse dicrimini contro l’umanita’ a lui rivolte da piu’ parti”. Lodichiara il presidente della Regione Lazio, NicolaZingaretti, sottolineando che ”gia’ sei mesi fa, quando nonero ancora presidente della Regione – aggiunge Zingaretti -avevo chiesto un passo indietro. A questo punto non possiamoche prendere atto della palese illegittimita’ delcomportamento del Comune di Affile, sospendendo l’erogazionedel saldo di 180mila euro per la realizzazione dell’operafino al ripristino della proposta progettuale originariamentefinanziata. Questo vuol dire apportare delle modifichestrutturali al monumento e intitolarlo come originariamenteconcordato ‘al soldato’, facendo scomparire qualsiasiriferimento a Rodolfo Graziani e cancellando questaprovocazione, che rappresenta – conclude – non solo un attoscorretto dal punto di vista legale e amministrativo, maun’inaccettabile offesa alla liberta’, alla democrazia e allamemoria di tutti gli italiani”.

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