(askanews) – Roma, 18 apr – Sono circa sette milioni e mezzo ibevitori non moderati in Italia secondo gli ultimi datidiffusi dall’Istat: 5 milioni e 674 mila maschi e 1 milione790 mila femmine. Rispetto al 2011, si assiste a unariduzione nella quota di persone che presentano almeno uncomportamento a rischio (da 15,2% a 13,8%), dovuta sia a unacontrazione nel consumo giornaliero non moderato (che passadall’8,4% al 7,5%) che alla riduzione nell’abitudine al bingedrinking (che passa dal 7,5% al 6,9%). Il consumo giornaliero non moderato riguarda il 12,2% degliuomini e il 3,2% delle donne. Il binge drinking riguardal’11,1% degli uomini e il 3,1% delle donne.
Comportamenti a rischio diffusi si osservano tra gli anzianidi 65 anni e piu’ (il 40,7% degli uomini contro l’10,1% delledonne), i giovani di 18-24 anni (il 21,0% dei maschi e il9,5% delle femmine) e gli adolescenti 11-17enni (il 12,4% deiragazzi e l’8,4% delle ragazze). La quota di quanti hanno almeno un comportamento a rischio e’molto rilevante tra i giovanissimi ma con differenze digenere meno evidenti che nel resto della popolazione: lepercentuali rilevate sono pari al 12,4% per i maschi eall’8,4% per le femmine. Anche tra i ragazzi di 16-17 anni il quadro dei comportamentidi consumo a rischio e’ piuttosto critico, interessando il15,2% dei ragazzi e il 5,2% delle ragazze. Inoltre, gia’ aquesta eta’ il binge drinking raggiunge livelli superiori aquelli medi della popolazione.
L’abitudine da parte dei genitori ad avere almeno un tipo dicomportamento a rischio nel consumo di bevande alcoliche,inoltre, sembra influenzare il comportamento dei figli.
Infatti, il 17,4% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono infamiglie dove almeno un genitore adotta comportamenti arischio nel consumo di alcol ha abitudini non moderate nelbere alcolici, mentre a scende al 9,2% tra i giovani chevivono con genitori che non bevono affatto o in manieramoderata. Chi eccede nel consumo di alcol spesso associa anche altricomportamenti a rischio, tra cui l’abitudine al fumo. Tra imaschi, il 27,5% dei fumatori e il 26,5% degli ex fumatori haalmeno un comportamento di consumo a rischio, contro il 15,4%dei non fumatori. A rischio anche chi frequenta abitualmente discoteche eluoghi in cui si balla: tra i maschi si arriva al 36,2%(rispetto al 20,1% di chi non va in discoteca), mentre tra ledonne le quote sono, rispettivamente, del 18,1% e del 5,4%.
Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani e gli adulti finoa 44 anni. Tra i giovani di 18-24 anni di sesso maschile che vanno indiscoteca assiduamente, il 39,3% ha l’abitudine al bingedrinking (contro il 10,3% di quelli che non ci vanno) e il20,9% delle donne (contro il 3,1%). E ancora: il 23,0% delle persone che assistono 12 volte opiu’ nell’anno a un concerto e il 16,1% di chi partecipa conmaggiore frequenza a spettacoli sportivi ha l’abitudine albinge drinking, contro il 5,4% e il 5,0% di coloro che,rispettivamente, non svolgono queste attivita’. Anche inquesto caso Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani e gliadulti fino a 44 anni. red/mpd