Papa: l’amore di Dio salva, non i soldi o il potere

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 10 apr – ”Dio ha tanto amatoil mondo da dare il Figlio unigenito perche’ chiunque credein Lui non vada perduto ma abbia la vita eterna”. Su questaaffermazione di Gesu’ contenuta nel Vangelo proposto dallaliturgia del giorno, il papa ha svolto la sua breve omeliadurante la messa presieduta nella Cappellina della Casa SantaMarta. Con lui, cosi’ come riporta la Radio Vaticana, hannoconcelebrato il cardinale Angelo Sodano e il cardinale AngeloComastri, alla presenza di alcuni dipendenti della Fabbricadi San Pietro e del ministro italiano dell’Interno, AnnaMaria Cancellieri accompagnata dai familiari. ”Il Signore – ha detto il papa – ci salva con il Suoamore: non ci salva con una lettera, con un decreto, ma ci hasalvato con il suo amore”. Un amore cosi’ grande che lospinge ad inviare suo Figlio che ”si e’ fatto uno di noi, hacamminato con noi e questo ci salva”. Ma, si chiede il papa,”cosa significa, questa salvezza? Che significa esseresalvati?”. Significa, spiega, riavere dal Signore ”ladignita’ che abbiamo perduto”, la dignita’ di essere figlidi Dio. Significa riavere la speranza.

Questa dignita’ cresce ”fino all’incontro definitivo conLui. Questa e’ la strada della salvezza, e questo e’ bello:lo fa l’amore soltanto. Siamo degni, siamo donne e uomini disperanza. Questo significa essere salvati dall’amore”. Ma ilproblema, ha sottolineato, e’ che a volte vogliamo salvarcida soli ”e crediamo di farcela”, basando per esempio lenostre sicurezze sui soldi e pensiamo: ”Sono sicuro ho deisoldi, non c’e’ problema, ho dignita’: la dignita’ di unapersona ricca”. Ma questo, ha affermato, ”non basta.

Pensiamo a quella parabola del Vangelo, di quell’uomo cheaveva il granaio tutto pieno e disse: ”Ne faro’ un altro peravere di piu’ e poi dormiro’ tranquillo’. E il Signore glidice: ‘Sciocco. Questa sera morirai’. Quella salvezza non va,e’ una salvezza provvisoria, e’ anche una salvezzaapparente”.

Altre volte, ha proseguito, ”pensiamo di salvarci con lavanita’, con l’orgoglio, no?, crederci potenti. Anche quellonon va. Mascheriamo la nostra poverta’, i nostri peccati conla vanita’, l’orgoglio. Anche quello finisce”. Ma ”la verasalvezza”, ha ribadito Francesco, sta nella dignita’ che Dioci ridona, nella speranza che Cristo ci ha dato nellaPasqua.

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