Ilva: Legambiente, ora azienda non ha alibi su obblighi risanamento

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(askanews) – Roma, 10 apr – ”Adesso l’Ilva non ha piu’ alibi peril suo comportamento dilatorio e omissivo delle prescrizioniAia”. Lo afferma Legambiente in una nota dopo ilpronunciamento della Consulta sulla costituzionalita’ allalegge salva-Ilva, che secondo la corte rispetta laCostituzione e non incide sul procedimento penale.

”Ora che la consulta si e’ pronunciata sullacostituzionalita’ della legge salva Ilva – commenta il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani – la si rispetticon rigore non solo nella parte che garantisce la produzioned’acciaio, mai bloccata in tutti questi mesi, ma anche inquella che chiede il risanamento degli impianti e larevisione dell’Aia per tenere conto del danno sanitario”.

Legambiente ricorda, inoltre, che ”il garante ha gia’certificato, sulla base delle ispezioni fatte dall’Ispra, chel’Ilva ha violato le prescrizioni dell’Aia. Vanno ancheaccelerate le bonifiche per rimuovere i tanti veleni sparsisul territorio”.

L’associazione ambientalista afferma che ”non rinuncera’a far modificare la legge che estende a tutti glistabilimenti industriali inquinanti che abbiano almeno 200lavoratori la possibilita’ di adottare una normativad’emergenza dichiarandoli di interesse strategico nazionale,perche’ di fatto va a stravolgere la normativa ambientale nelnostro paese”. Legambiente esprime gratitudine alla magistraturatarantina per la serieta’ e il rigore con cui sta affrontandoquesta complessa vicenda, sicura che continuera’ a perseguiretutti i reati contro l’ambiente e la salute.

”Se non si vuole che i cittadini tarantini perdanocompletamente la speranza nelle istituzioni – dichiaraLunetta Franco, presidente del circolo Legambiente Taranto -si dimostri seriamente che si vuole salvaguardare lavoro,salute e ambiente e non solo gli interessi dell’azienda. Sisappia che a Taranto i cittadini insieme alle tanteorganizzazioni della societa’ civile che si sono mobilitateterranno alta l’attenzione e contrasteranno ogni tentativo diannacquare il risanamento”, conclude la nota. com-stt/gc