Chiesa: Cei, cresce domanda oratori da parte delle famiglie

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 5 apr – Negli ultimi anni”c’e’ una domanda forte di oratori da parte dellefamiglie”. Lo ha detto il presidente della Commissioneepiscopale per la cultura e le comunicazioni sociali dellaCei, mons. Claudio Giuliodori, durante la presentazione de’Il laboratorio dei talenti’, il documento pastorale suglioratori curato dalla Commissione Episcopale per la cultura ele comunicazioni sociali e dalla Commissione Episcopale perla famiglia e la vita della Conferenza episcopale italiana.

Gli oratori, ha spiegato mons. Giuliodori, ”risentono diuna domanda crescente. Questo documento nasce perche’ siamosulla cresta dell’onda di un rilancio popolare. Sono lefamiglie che stanno domandando gli oratori” ma ”questo e’legato alla nascita di tante attivita’ per i giovani comemusica, sport o studio delle lingue che pero’ offrono solocompetenze ai ragazzi. Quello che manca e’ l’approccioeducativo. I genitori si sono accorti che i figli sanno faretante cose ma non riescono a vivere”.

L’oratorio, ha aggiunto mons. Giuliodori, e’ ”quellospazio libero dove c’e’ un’attenzione primaria alla persona ealla sua liberta’ espressiva. Il giocare non e’ agonistico maamichevole e libero”.

Gli oratori sono ”anche spazi di accoglienza. Cerchiamodi dire alle famiglie che non siamo un parcheggio dei ragazziperche’ non sarebbe coerente con la natura educativa” e ”lacrisi economica – ha osservato mons. Giuliodori – harinnovato l’oratorio come un luogo di accoglienza”.

La nota, si legge nell’introduzione del documento Cei,”vuole sviluppare una riflessione in termini di pastoraleintegrata per rendere ancora piu’ visibile il voltomissionario ed educativo della parrocchia quale risposta alsecolarismo che determina sempre piu’ l’abbandono della fedee della vita ecclesiale da parte delle nuove generazioni”.

”L’oratorio – ha aggiunto il presidente della Commissioneepiscopale per la famiglia e la via della Cei, mons. EnricoSolmi durante la conferenza stampa – si configura come unluogo libero d’accoglienza e gratuito” che ”diventa unposto dove i ragazzi possono andare senza spendere soldi”. In Italia, anche se non esiste un vero e propriocensimento degli oratori, sono circa 6 mila le strutture chehanno un minimo di organizzazione, di queste 3 mila solo inLombardia.

Il rischio, ha ribadito mons. Solmi, e’ che queste realta’facciano fatica a rimanere in piedi a causa della”contrazione dei contributi per gli oratori che in passatovenivano dati da realta’ o fondazioni. Negli oratori, grazieal contributo silenzioso di tanti volontari, con poco si fatanto e se mancano questi contributi” tutto si complica.

Gli oratori, conclude il documento Cei, devono dunque”affrontare con coraggio il ripensamento della trasmissionedella fede alle nuove generazioni” con l’obiettivofondamentale di diventare ”laboratori permanentieducativi”.

dab/sam/bra