Ruby: ho raccontato bugie su pressioni della procura

NOV 8, 1264 -

(askanews) – Milano, 4 apr – Se Ruby ha mentito, lo ha fatto per ”la pressione incessante dei magistrati” della Procura della Repubblica di Milano. Lo ha raccontato la stessa giovane marocchina al centro del processo sul presunto sexgate di Arcore durante l’azione di protesta davanti al Palazzo di giustizia di Milano. La giornave marocchina, parte offesa nel processo che si celebra a carico di Silvio Berlusconi, si e’ infatti presentata davanti la cittadella giudiziaria milanese per protestare contro la decisione dei magistrati di non ascoltarla nel dibattimento. La giovane ha ammesso di aver mentito: ”Ho raccontato che mi prostituivo”, ha detto, precisando di averlo fatto perche’ ”ho ceduto alla pressione incessante dei magistrati”. In questo contesto ”era piu’ facile dire si’ e raccontare storie inverosimili piuttosto che farmi angosciare o peggio far accettare la verita’ che avrei voluto raccontare”. Percio’ ”ho raccontato di persone che conoscevo solo grazie ai rotocalchi, come Cristiano Ronaldo e Brad Pitt, e dentro di me mi domandavo come fosse possibile che non si accorgessero che erano frottole”. Dito puntato in particolare contro i magistrati milanesi ”che mossi da intenti che non corrispondono ai valori di giustizia, mi hanno attribuito la qualifica di prostituta, nonostante abbia sempre negato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento e soprattutto di averne avuti con Silvio Berlusconi”. Ruby si e’ poi definita ”vittima di uno stile investigativo fatto di promesse mai mantenute, un metodo fatto di domande incessanti sulla mia intimita’, le propensioni sessuali, le frequentazioni amorose senza mai tener conto del pudore e del disagio che tutto cio’ provoca in una ragazza di 17 anni”. fcz/cam/rob