Droga: Nuova opportunita’ terapeutica contro dipendenza da cocaina

MAR 4, 1264 -

(askanews) – Roma, 3 apr – Un gruppo di scienziati americani,diretto da Antonello Bonci del National Institute on DrugAbuse di Bethesda e stretto collaboratore del DipartimentoPolitiche Antidroga Italiano, ha dimostrato attraverso unrecentissimo studio pubblicato sulla prestigiosa rivistaNature (Rescuing cocaine-induced prefrontal cortexhypoactivity prevents compulsive cocaine seeking) che e’possibile eliminare l’interesse ad assumere cocaina grazie aduna tecnologia rivoluzionaria e avveniristica chiamata”optogenetica” , una specialita’ dell’ ingegneriagenetica. Gli innovativi esperimenti sono stati eseguiti su modellianimali e gli scienziati hanno reso un gruppo di rattiseveramente dipendenti alla cocaina. Poi hanno misuratol’attivita” cerebrale della loro corteccia frontale(porzione prelimbica) che e’ un’area del cervelloimportantissima per quello che riguarda la capacita’ delsoggetto di prendere decisioni e di controllare i propricomportamenti. Gli scienziati hanno osservato che talecorteccia frontale viene ”spenta” dalla somministrazionecronica e compulsiva di cocaina e quindi i soggetti hannomeno capacita’ di controllo del loro comportamento edell’assunzione di droga.

Utilizzando l’optogenetica, i ricercatori hanno messo apunto una tecnica che riesce a ”risvegliare” la cortecciafrontale inibita dalla cocaina, grazie ad un virus specialeche riesce a riattivare in modo selettivo i neuroni dellazona del cervello prescelta. In seguito a tale riattivazionedei neuroni ”addormentati”, il comportamento di assumeredroga in maniera compulsiva e quindi la dipendenza scompare.

”Le implicazioni di questo studio sono importantissime edi immediata utilita’ terapeutica” commenta Bonci.

Infatti, possiamo gia’ usare nei pazienti tecniche distimolazione cerebrale non invasive della cortecciaprefrontale, quali la stimolazione transcranica magnetica e,per altre vie, questo studio, suggerisce che la stimolazionespecifica di questa area cerebrale dovrebbe favorire lariduzione dei comportamenti di dipendenza da cocaina”.

”E’ un passo importantissimo e apre prospettiveterapeutiche e di ricerca completamente nuove – ha dichiaratoGiovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento PoliticheAntidroga – la collaborazione con il NIDA che questoDipartimento sta portando avanti da anni, si sta mostrandosempre piu’ utile e importante per i nostri malati, trovarenuove soluzioni per ridurre le sofferenze delle persone condipendenza e poterle reinserire nella societa’ e’ unapriorita’ anche per la ricerca nel campo delle neuroscienze.

Noi in Italia siamo all’avanguardia in questo senso e gia’attrezzati a eseguire studi con la Stimolazione TranscranicaMagnetica grazie ad un progetto specifico attivato dalDipartimento”.

Le ricerche proseguiranno nei prossimi mesi grazie ancheall’attivazione, da parte del DPA, di uno specifico centroitaliano per la promozione delle collaborazioni Italia -USA.

red/mpd