Bellezza: Cosmetologi, aree a traffico limitato? Toccasana per la pelle

APR 9, 1264 -

(askanews) – Milano, 3 apr – Lo smog e’ un problema a livello globale oltre che per le conseguenze sulle vie respiratorie, anche come uno dei maggiori fattori causa del precoce invecchiamento della pelle. E’ quanto emerge da uno specifico studio effettuato dell’Osservatorio MV Cosmetiques coordinato dall’esperta cosmetologa e chimica Milena Valentini, effettuato su un campione di 1000 italiani residenti nelle zone a traffico limitato. L’indagine rivela infatti come, con l’introduzione delle aree ”no traffic”, ben il 42% dei residenti di tali aree abbia riscontrato minori problemi legati alla respirazione, dovuti alle polveri sottili e alle impurita’ presenti nell’aria inquinata delle nostre citta’ che si depositano sulla pelle formando una patina e limitando cosi’ l’ossigenazione cutanea e provocando un’alterazione del film idrolipidico, un pericolo ancora maggiore se si pensa che il solo esporre la cute all’inquinamento puo’ raddoppiare i danni causati dal sole. Il 26% degli intervistati ha inoltre rilevato minori problemi di allergie e asma causati dallo smog e dall’aria irrespirabile. Ben il 19% ha invece notato un miglioramento della pelle confermando di notare una cute meno arrossata, irritata, disidratata e di trovarla piu’ luminosa e liscia al tatto. ”Lo smog non solo puo’ provocare danni alle vie respiratorie – spiega Milena Valentini – ma anche la pelle del viso e i capelli, particolarmente esposti agli agenti esterni, sono a serio rischio. Limitare il traffico cittadino e’ un valido aiuto a contrastare lo smog che, soprattutto sulla pelle delle donne, puo’ causare un effetto di invecchiamento sulla pelle e, soprattutto, danneggiare il viso e le mani rendendo vane le cure estetiche”. Tuttavia non e’ solo lo smog il nemico della pelle delle donne. In citta’, oltre all’inquinamento atmosferico che provoca un’alterazione del film idrolipidico, la naturale barriera di acqua e sebo che difende la pelle, esiste anche ”un inquinamento elettromagnetico” provocato dall’esposizione alle radiazioni di telefoni cellulari, computer, televisori, radio e di apparecchiature elettriche che, in caso di esposizioni prolungate e durature, determina l’innalzamento della temperatura dei tessuti biologici, deteriorandoli. ”L’elettrosmog e’ un altro avversario della bellezza, soprattutto femminile, e va combattuto giorno per giorno – continua Milena Valentini – con alcune semplici regole che chiunque puo’ applicare nella vita quotidiana: una detersione quotidiana corretta, uno scrub settimanale per rimuovere le impurita’, l’applicazione di prodotti idratanti e anti ossidanti e l’eventuale utilizzo di prodotti specifici per la protezione della pelle da inquinamento atmosferico e elettromagnetico”. Insomma, non sembra poi cosi’ azzardato affermare che la riduzione dello smog e del pericoloso traffico nei centri metropolitani concorrano davvero, non solo metaforicamente e per vie differenti, a ”salvare la pelle” dei cittadini. red/mpd