Papa: messa a Santa Marta, chiediamo grazia lacrime per vedere Gesu’

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 2 apr – Stamane papa Francesco ha presieduto la messa presso la Casa Santa Marta, alla presenza di alcuni membri della Gendarmeria vaticana. Nella sua breve omelia, riferisce Radio Vaticana, ha commentato il Vangelo proposto dalla liturgia del martedi’ dell’Ottava di Pasqua che ci parla dell’incontro di Cristo risorto con Maria di Magdala. La scena e’ quella raccontata dal Vangelo secondo Giovanni: la Maddalena piange presso il sepolcro perche’ il corpo del Maestro non c’e’ piu’. Maria di Magdala – osserva il papa – e’ quella ”donna peccatrice” che ”ha unto i piedi di Gesu’ e li ha asciugati con i suoi capelli”, una ”donna sfruttata e anche disprezzata da quelli che si credevano giusti”. Ma e’ la donna ”della quale Gesu’ ha detto che ha amato molto e per questo i suoi tanti peccati le sono stati perdonati”. Tuttavia, questa donna, ha spiegato il pontefice, ha dovuto ”affrontare il fallimento di tutte le sue speranze”. Gesu’, ”il suo amore non c’e’ piu’. E piange. E’ il momento del buio nella sua anima: del fallimento”. Eppure, osserva il papa, non dice: ”Ho fallito su questa strada”: ”semplicemente, piange”. ”A volte, nella nostra vita – ha proseguito – gli occhiali per vedere Gesu’ sono le lacrime”. Adesso, la Maddalena annuncia questo messaggio: ”Ho visto il Signore”. L’aveva visto durante la sua vita e ora ne da’ testimonianza: ”Un esempio per il cammino della nostra vita”, afferma il papa che aggiunge: ”Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo sentito la gioia, la tristezza, il dolore” ma ”nei momenti piu’ oscuri, abbiamo pianto’? Abbiamo avuto quella bonta’ delle lacrime che preparano gli occhi per guardare, per vedere il Signore’?”. Di fronte alla Maddalena che piange, ha detto ancora papa Francesco, ”possiamo anche noi domandare al Signore la grazia delle lacrime. E’ una bella grazia. Piangere per tutto: per il bene, per i nostri peccati, per le grazie, per la gioia, anche”. ”Il pianto ci prepara a vedere Gesu’. E il Signore – ha concluso il papa – ci dia la grazia, a tutti noi, di poter dire con la nostra vita: ‘Ho visto il Signore’, non perche’ mi e’ apparso, ma perche’ ‘l’ho visto dentro al cuore’. E questa e’ la testimonianza della nostra vita: ‘Vivo cosi’ perche’ ho visto il Signore”’. dab/res