Papa: card. Comastri, in Necropoli per vedere punto sorgivo pontificato

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 2 apr – ”Il papa ha voluto vedere il punto sorgivo del pontificato romano, nel quale la Provvidenza oggi ha voluto inserire anche la sua persona”. Cosi’ l’arciprete della Basilica Vaticana, il cardinale Angelo Comastri, in un’intervista a Radio Vaticana, ha raccontato la visita di ieri di Francesco, durata circa 45 minuti, nella Necropoli Vaticana. ”Abbiamo iniziato dal piano delle Grotte vaticane – ha aggiunto il card. Comastri – e siamo scesi nella Necropoli facendo un salto indietro di circa 1.800 anni. Fino al 1939-40, la Necropoli era sommersa dalla terra, perche’ gli architetti di Costantino, nel 320, per creare il piano del pavimento della prima Basilica riempirono di terra tutta la parte scoscesa del colle. Dopo gli scavi, tutto e’ riemerso quasi prodigiosamente. E la prima sosta e’ stata di fronte al Mausoleo degli Egizi, che e’ della fine del II secolo. In questo Mausoleo, c’e’ anche una sepoltura cristiana in mezzo a tante sepolture pagane. E quella e’ una prova evidente che il cristianesimo, proprio come un lievito, stava entrando nel mondo pagano”. ”Il papa – ha proseguito l’arciprete – ha ascoltato e poi ha esclamato: ‘Cosi’ accade anche oggi: siamo un lievito in mezzo al mondo pagano’. Poi, abbiamo fatto una sosta davanti alla lapide funeraria di un uomo chiamato Istatilio – ‘Istatilius’, e’ scritto. Era un cristiano e di lui e’ scritto: ‘E’ andato d’accordo con tutti e non ha mai causato litigi, nunqua rixatus est’. Il papa ha esclamato: ‘Un bel programma di vita’. Quando siamo giunti al luogo della sepoltura dell’Apostolo Pietro, il papa era visibilmente commosso. Ha osservato attentamente la parete bianca piena di graffiti, che fanno riferimento alla devozione verso l’Apostolo Pietro sepolto in quel luogo. Poi, nella Cappella Clementina, davanti alla tomba dell’Apostolo, il papa si e’ inginocchiato sul pavimento ed abbiamo ripetuto ad alta voce le tre professioni di fede di Pietro riportate nei Vangeli”. ”E’ stato molto bello – ha evidenziato il card. Comastri – sentire il papa che diceva con tutti noi le parole di Pietro: ‘Signore, tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente’. Poi, il papa, ad alta voce, ha pronunciato l’altra professione di fede di Pietro, dopo l’annuncio dell’Eucaristia: ‘Signore, da chi andremo’? Tu hai parole di vita eterna’. Quindi, abbiamo ripetuto la terza professione di fede di Pietro, fatta lungo le rive del Lago di Galilea, quando Gesu’ – dopo il rinnegamento – per tre volte gli domanda: ‘Simone, mi ami tu’?’, e alla fine Pietro dice: ‘Signore tu sai tutto: tu sai che io ti amo”’. ”Ed e’ stato toccante anche per noi – ha concluso il card. Comastri – sentire il papa che quasi si sovrapponeva a queste parole di Pietro e le riviveva in contemporanea, perche’ oggi e’ lui che ha la missione di continuare quello che Gesu’ ha affidato a Pietro”. dab/mau/bra