Salute: Obesita’ bimbi, quanto conta dieta della mamma in gravidanza?

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(askanews) – Roma, 14 mar – Quanto incide la dieta adottata dellamamma durante la gravidanza sul rischio per il neonato disviluppare obesita’ e sindrome metabolica nei primi anni divita? Che ruolo giocano i grassi in questo processo? Unostudio coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ econdotto in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera SanCamillo Forlanini di Roma dara’ risposta a questi quesiti. In Italia l’idea di studiare come i grassi della dietamaterna possano influire sull’espressione del nostropatrimonio genetico (epigenetica neonatale) e’ unica nel suogenere: nell’ambito del progetto di ricerca, finanziato dalMinistero della Salute, saranno dapprima studiate 1.000 donnein gravidanza per l’intera durata della gestazione (presso ilSan Camillo), mentre i nascituri verranno monitorati alBambino Gesu’ nei 12 mesi successivi. Tutte le indagini riguardanti le mamme saranno effettuatesul materiale biologico che alla nascita del bambino vienecestinato (cordone ombelicale non criopreservato, materialeplacentare, e altro); quelle successive sui piccoli, semprenon invasive, riguarderanno la valutazione della crescita ealcuni indicatori di rischio cardiovascolare, come larigidita’ delle arterie. Secondo gli ultimi dati ufficiali, nel nostro Paese il 25%dei bambini e’ in sovrappeso, con un picco che si registranella fascia d’eta’ 9-11 anni, mentre il 13% e’ addiritturaobeso. Tra i fini dello studio quello di valutare lemodificazioni epigenetiche del DNA indotte dalla dietamaterna che possono, quindi, in parte spiegare latrasmissione dell’obesita’ da una generazione all’altra el’aumento dell’incidenza di obesita’ e complicanzecardiovascolari in eta’ pediatrica (tra cui il diabetemellito e il fegato grasso). I ricercatori partono dall’ipotesi che un bambino nato dauna madre che si e’ mal alimentata (mangiando molti grassisaturi) durante la gravidanza, possa nascere maggiormenteresistente all’azione dell’insulina. La patologica rispostaall’azione di questo ormone causa obesita’.

”I geni ci predispongono a sviluppareinsulino-resistenza, obesita’ e complicanze cardiovascolariche rientrano nella sindrome metabolica – spiega MelaniaManco, endocrinologa nutrizionista dell’Ospedale PediatricoBambino Gesu’ e coordinatrice del progetto -. L’ambiente, ecioe’ la dieta, nonche’ l’esercizio fisico possono modularetale rischio influendo sull’espressione dei geni stessi,soprattutto in periodi particolari come la vitaintra-uterina”. ”Continua, con questo progetto, l’impegno dell’OspedaleSan Camillo nella ricerca in ambito materno-infantile: oggimolti studi confermano come le future mamme possono prevenirecon una dieta equilibrata disfunzioni del nascituro -sottolinea Aldo Morrone, Direttore Generale dell’AziendaOspedaliera San Camillo Forlanini -. Le moltissime donne chesi rivolgono alla nostra struttura per essere seguite durantela gravidanza, potranno partecipare a questo progetto che lecoinvolgera’ per l’intera durata della gestazione, avendoanche consigli sul corretto modo di alimentarsi. Si tratta diun progetto ambizioso, soprattutto per quanto riguarda lamole di dati che saranno esaminati e valutati, ma in cuisiamo certi di poter dare il nostro contributo”. red/mpd