Sviluppo: Undp, Italia paese con alta diseguaglianza

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(askanews) – Roma, 14 mar – L’Italia e’ un paese altamentesviluppato, ma con forti disuguaglianze, che molto incidonosullo scarto tra lo sviluppo potenziale del paese e quelloeffettivo. Lo attesta il ‘Rapporto sullo sviluppo umano 2013’presentato oggi a Montecitorio da Undp, l’agenzia per losviluppo dell’Onu.

L’Indice di sviluppo umano (Isu) e’ una misura sinteticaper valutare il progresso a lungo termine in tre dimensionifondamentali dello sviluppo: una vita lunga e sana, accessoalla conoscenza e uno standard di vita dignitoso.

Nella classifica dell’Isu calcolato su 187 nazioni eterritori, l’Italia si e’ piazzata nel 2012 al 25mo posto,rientrando nella categoria di paesi a ”sviluppo moltoalto”: le nazioni dell’area Ocse piu’ prossime sono Spagna(23ma) e Regno unito (26ma). In termini assoluti l’Isu italiano del 2012 e’ stato di0,881 in aumento del 22% rispetto al 1980, anno a partire dalquale l’Isu italiano e’ cresciuto mediamente dello 0,6%annuo. Nonostante queste buone performance – nel periodoconsiderato sono infatti migliorati tutti e tre i paramentri- l’Isu italiano e’, comunque, inferiore alla media di 0,905delle nazioni a sviluppo umano molto alto e sotto la media di0,888 dei paesi Ocse.

Se corretto in base alla disuguaglianza, ecco pero’ chel’Indice di sviluppo italiano scende a 0,776, registrando uncrollo del 11,9% rispetto ai valori assoluti. Questo scartoe’ inferiore sia in Spagna (10,1%), sia nel Regno unito(8,3%). Cosi’ il divario italiano tra sviluppo potenziale (intermini assoluti) e sviluppo effettivo (corretto in base alladiseguaglianza) e’ superiore a quello medio degli altri paesia Isu molto alto (10.8%) ed a quello medio dei paesi Ocse(12,5%).

Per quanto riguarda, infine, il solo Indice didiseguaglianza di genere (Idg) l’Italia si piazza, un po’ asorpresa, undicesima su 145 paesi, meglio sia di Spagna (15)sia di Regno unito (34) i due paesi Ocse che le sono piu’prossimi in termini di sviluppo assoluto. stt/mau/rl