Staminali: Consulcesi, blocco Stamina immotivato. Garantire cura a tutti

MAG 6, 1258 -

(askanews) – Roma, 14 mar – ”E’ urgente dare a tutti lapossibilita’ di ricorrere alle cure del protocollo StaminaFoundation, garantendo cosi’ un’uniformita’ di trattatamentoa tutti i pazienti a livello nazionale”. E’ l’appellolanciato da Consulcesi, associazione di tutela e difesa deidiritti dei medici, in merito alla vicenda delle cureattraverso l’infusione di cellule staminali per le personeaffette da gravi patologie. Un appello che arriva alla lucedella seconda infusione a cui e’ sottoposta in queste oreSofia, la bambina di tre anni e mezzo affetta daleucodistrofia metacromatica, malattia degenerativa terminaleche porta a una progressiva paralisi e cecita’. PerConsulcesi, che conta 40mila associati in Italia, serve ”unintervento legislativo e che il ministero della Salute diauna direzione uniforme, superando le diverse interpretazionidei tribunali, che costringono i pazienti a spese legalionerose e al rischio di vedersi negato un dirittofondamentale”.

”Come associazione – sottolinea Tortorella – siamoimpegnati da 15 anni nel settore della ricerca, sostenendoprogetti per l’impiego delle cellule staminali attraverso laonlus Futura Ricerca. Queste cellule sono le candidate piu’promettenti per sconfiggere le patologie piu’ gravi, ma e’necessario che la ricerca continui, senza essere ostacolatada una burocrazia cieca”. In merito alle osservazioni diTelethon e del presidente del Comitato trapianti delConsiglio d’Europa, Nanni Costa, sulla mancanza deipresupposti della cura, Tortorella afferma: ”Non spetta a merispondere alle singole accuse, ma sono fiducioso cheun’adeguata sperimentazione potra’ avallare un programma che,come si e’ visto in tanti casi recenti, porta risultatieffettivi ,la sperimentazione serve a questo”. ”Vedremo -ha aggiunto Tortorella – se il Tar della Lombardia, sezionedi Brescia, accogliera’ il ricorso per annullare iprovvedimenti dell’Aifa e permettera’ ai pazienti di accederealle cure senza la necessita’ di ricorrere in giudizio”.

red/mpd