Papa: mons. Bertolone (Catanzaro), sapra’ parlare ai cuori semplici

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(askanews) – Catanzaro, 14 mar – ”Un Papa che sapra’ parlare aicuori semplici, che difendera’ i cristiani dove sonoperseguitati parlando di pace, come Francesco, ricco dicultura e di spiritualita’, che avra’ fermezza, soavita’ euna grande capacita’ di dialogo con tutti, divenendo col suosorriso annunciatore della buona novella ai poveri ed aglisventurati della terra”. Questo il ritratto del nuovo PapaFrancesco visto dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace,monsignor Vincenzo Bertolone.

Commentando le aspettative sorte sul Papa di frescaelezione, monsignor Bertolone si dice sicuro ”che a Roma, inquesto momento, stiano guardando tutti, anche quanti non sonocredenti. Del resto, e’ anche a loro che il nuovo Papaparlera’, ripartendo dal gesto del suo predecessore”. Ovverodalle dimissioni di Benedetto XVI: ”Con i gesti e le paroledelle ultime settimane – dice l’arcivescovo catanzarese – ilpontefice emerito ha testimoniato quale differenza corra trasalvezza e sicurezza: sicuro e’ chi sfugge deliberatamentealle risposte. Salvo e’ chi non smette mai di interrogare edi interrogarsi, pronto a mettere in discussione ognipresunta certezza. Essere cristiani e’ un rischio, hainsegnato il ”pellegrino” Joseph Ratzinger, impegnato, comeha detto lui stesso il 28 febbraio, nell’ultimo tratto delcammino terreno. Uno che continua ad avanzare ed a farsidomande e non perche’ le risposte non esistano, ma perricercarle e per sconfiggere, la pretesa della societa’contemporanea, smaniosa di ridurre a parodia l’inquietudinedel Vangelo, come se si potesse fare a meno della fede”.

Ritornando agli esiti del Conclave, monsignor Bertoloneaggiunge: ”Come testimoniano il suo bagaglio culturale ed ilsuo intenso ministero pastorale, Sua Santita’ Jorge MarioBergolgio sara’ di certo un uomo che parlera’ al cuore degliuomini con uno sguardo nuovo sul mondo intero, che ha bisognoforti parole di speranza. Ed e’ questa, in fondo, anche lanostra speranza”. Chiosa il Presule catanzarese: ”PapaBenedetto XVI, incontrando il Collegio dei Cardinali, primadi congedarsi, ha indicato un esempio: quellodell’orchestra.

Ha voluto fornire, con una metafora, un’indicazione che ipiu’, specie quelli assiepati sotto le mura vaticane acatturar sospiri e respiri, mostrano di non voler intendere:governare la Chiesa non vuol dire assemblare una macchinaburocraticamente efficiente, ne’ lavorare col bilancino delledosi per una ricetta di successo. Si tratta del senso dellafede, della giusta intonazione, dell’intesa che nascedall’abitudine a suonare insieme e del gusto per l’accordomigliore: una sinfonia, per l’appunto. Un invito a tutta lacristianita’ ad essere espressione della Chiesa universale,concorrendo alla bellezza e alla ricchezza di una superiore econcorde armonia. Ne sono sicuro: papa Jorge Mario Bergoglioraccogliera’ il testimone e sotto la Sua guida il popolo deicredenti non mostrera’ tentennamenti, gli sara’ devoto e nesosterra’ il cammino”.

red/res