Papa: i 30 giorni che cambiarono la storia della Chiesa

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 14 mar – Quello tra l’11febbraio, data (a sorpresa) della rinuncia di Benedetto XVI eil 13 marzo, data dell’elezione (a sorpresa) del card. JorgeMario Bergoglio al Soglio di Pietro, rischia di diventaredavvero un tempo che rimarra’ nella storia della Chiesa.

Trenta giorni esatti che potrebbero cambiare, e non poco, ilvolto della Chiesa cattolica. In queste ore stanno scorrendo, come da prassi, fiumi diinchiostro sulla figura di papa Bergoglio, l’uomo che,secondo indiscrezioni mai smentite, declino’ la possibilita’di guidare la Chiesa gia’ otto anni fa. ”Papa Francesco, umile accanto agli umili”. Cosi’ lodescrive la Radio Vaticana sottolinenado nel suo profilo cheBergoglio resta ”sempre il pastore della povera gente, vocedi chi non ha voce, volto di chi non ha volto. Si reca allavoro con i mezzi pubblici, mette sempre i poveri al primoposto e confessa nella Cattedrale come un normale sacerdote.

Da vescovo e cardinale – ricorda ancora l’emittente vaticana- non ha avuto paura di confrontarsi con le istituzioniquando si deve difendere la dignita’ umana. Ma, al tempostesso, sottolinea che la Chiesa non deve mai farsi illusionidi grandezza”. E i primi gesti sembrano confermare questasua propensione all’umilta’. Il primo approccio pubblico diieri, nell’emozionante cornice di piazza San Pietro, e’ parsocome piu’ vicino allo stile di papi quali Giovanni XXIII eGiovanni Paolo I che ad altre figure piu’ austere.

L’indossare la sua croce di ferro e non quella d’oro sullatalare bianca da papa e’ stato un altro segno. E stamane none’ passato inosservato il suo volersi recare alla Basilica diSanta Maria Maggiore con un’auto di servizio e non con quellatargata SCV1 usata dai suoi predecessori cosi’ come l’essereandato personalmente alla Casa del Clero in via della Scrofa,sua residenza romana prima del Conclave, per ringraziare eritirare i propri effetti personali.

Le novita’, forse segno di discontinuita’, non si fermanocerto qui e sono state, piu’ volte sottolineate in questeore: primo papa extraeuropeo della storia, primo papa adusare il nome di Francesco (come molti cattolici chiedevano),primo papa Gesuita. Ma papa Bergoglio avra’ nella sua faretra un’altraimportante freccia mai posseduta da un altro ponteficeprima.

Potra’, forse gia’ oggi, confrontarsi personalmente con ilsuo predecessore. Sappiamo che i temi, anche scottanti sultappeto sono tanti, da far tremare i polsi. Dalle vicendeeconomiche legate anche allo Ior, ai drammatici casi dipedofilia, dalla invocata riforma della Curia romana, aVatileaks. Una pesante eredita’ che Francesco cerchera’ diaffrontare con la forza dell’umilta’ e con lo stile delPoverello di Assisi, cioe’ senza la clava del potere. Ma perconoscere davvero cosa si cela nelle ‘segrete stanze’ potra’contare sull’esperienza diretta e personale del papa emeritoBenedetto. Fino ad oggi ogni papa portava segreti eintuizioni con se’ nella tomba ed il suo successore potevaconoscerli solo per interposta persona. Questa volta nonsara’ cosi’ ed e’ certo un iniziare ”questo cammino: vescovoe popolo”, come ha detto ieri, col piede giusto.

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