Abruzzo: Legambiente, edilizia sostenibile tra ritardi e potenzialita’

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(askanews) – L’Aquila, 12 mar – Crescono innovazione esostenibilita’ nel panorama dell’edilizia italiana con unaspinta ”dal basso”. Sono, infatti, 1.003 i Comuni italianiche hanno modificato i propri regolamenti edilizi perinserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali inmodo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e laqualita’ del costruito, anticipando e andando oltre lanormativa in vigore. Tra questi sono presenti solo 14 Comuniabruzzesi, in una posizione tra ritardi e grandipotenzialita’. Il rapporto Onre 2013, presentato la settimanascorsa a Milano da Cresme e Legambiente, mette in evidenzacome i regolamenti sostenibili siano diffusi in tutte leRegioni italiane, nonostante una forte prevalenza in quelledel centro-nord. La ricerca sottolinea, inoltre, come sianoaumentati sia i Comuni virtuosi (i regolamenti sostenibilisono cresciuti del 42,3% rispetto 2010 e addirittura dell’80%rispetto al 2009) sia i temi affrontati. ”I regolamentiedilizi comunali – spiega Luzio Nelli, della segreteria diLegambiente Abruzzo – si stanno dimostrando un’ottima chiavedi lettura per raccontare l’evoluzione verso l’ediliziasostenibile ed anche strumenti preziosi per accompagnarel’innovazione in corso, per una corretta progettazione e perla realizzazione di edifici efficienti dal punto di vistaenergetico”. Per Nelli ”l’Abruzzo e’ in ritardo rispetto aquelle norme che promuovono l’edilizia sostenibile, lacertificazione energetica, l’uso delle energie rinnovabili,l’isolamento termico, il risparmio idrico”. ”Queste norme -e’ convinto – porterebbero a soddisfare una percentualecrescente dei fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento,elettricita’ delle nostre abitazioni con grandi beneficiambientali, economici e occupazionali”. Stime fornitedall’Ordine nazionale degli ingegneri indicano 600.000 milaoccupati nel settore della riqualificazione energetica e250.000 nelle rinnovabili.

”Questa – conclude Luzio Nelli – e’ la migliore risposta peruscire dal petrolio, fermare le trivelle nel nostro mare, lacementificazione e il consumo di suolo, verso un nuovomodello di sviluppo fatto di innovazione, efficienza e fontirinnovabili. Il futuro abita qui”.

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