Abruzzo: da ieri l’orso Bruno e’ stato trasferito a Coredo in Val di Non

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(askanews) – L’Aquila, 12 mar – Un piccolo orso bruno, invece dicrescere con l’aiuto della mamma nel cuore della foresta, fucatturato e tenuto in gabbia da un uomo che lo portava nellefiere, per guadagnare soldi.

Gli orsi, come gli altri animali selvatici, non possono esseretenuti da privati. Cosi’ il Corpo forestale dello Statosequestro’ l’orso e lo diede in custodia al Parco nazionaled’Abruzzo, al quale poi il Tribunale di Roma lo affido’definitivamente. L’orso, che a quel punto fu Bruno di nome e difatto, venne accolto nel Centro visite di Pescasseroli perche’,essendogli mancate le cure parentali, non era piu’ in grado divivere libero. Bruno, per circa 18 anni e’ stato un testimone dieccellenza della propria specie, accogliendo visitatori escolaresche, curiose di osservarlo da vicino. Ma la sua storianon era destinata a finire presso il centro visite diPescasseroli. Infatti, su richiesta della Provincia Autonoma diTrento, ieri mattina Bruno e’ partito alla volta di Coredo,localita’ della Val di Non. L’operazione di trasferimento,coordinata dal Servizio veterinario del Parco, si e’ svoltaregolarmente e con successo. Ad accogliere Bruno i tecnicispecializzati della PAT che hanno lavorato per preparargli lanuova casa, l’Area faunistica di San Romedio, di circa unettaro, dove avra’ piu’ spazio a disposizione e potra’ muoversipiu’ comodamente che a Pescasseroli. Con la protezione di SanRomedio, amico degli orsi. iso