Bellezza: e’ boom medicina estetica nonostante la crisi

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(askanews) – Roma, 11 mar – La cura della bellezza non conoscecrisi. Nonostante la contrazione del PIl e la bocciatura diFitch, gli italiani continuano a curare la propria immaginespecie attraverso il ricorso alla medicina estetica che, adifferenza della chirurgia plastica, e’ molto meno invasiva.

Infatti in Italia le priorita’ sono: trattamentianti-invecchiamento, come rivitalizzazione, filler (+24%),tossina botulinica (+15,6) e laser, che nei pazienti ultracinquantenni arrivano fino al 38% delle richieste, seguiti daquelli per combattere sovrappeso, obesita’ e cellulite. Manon si tratta di una tendenza solo italiana, se anche lastatunitense IAPAM (International Association For Physiciansin Aesthetic Medicine) conferma che i trattamenti noninvasivi sono cresciuti esponenzialmente nonostante lacrisi.

Mentre altri recenti studi dimostrano che in USA il fillere’ al primo posto come trattamento piu’ richiesto con il 28%,seguito dalla tossina botulinica (25%) e dai trattamentianti-cellulite con il 23% di richieste. Secondo le stimedegli esperti, nel resto del Mondo le tendenze non cambiano,infatti Oriente, Medio Oriente sono le nazioni che fanno unmaggiore ricorso al filler, rispettivamente 38% e 35%, inOriente tra l’altro questa pratica e’ richiesta addiritturadal 35% degli uomini, seguite dalle popolazioni latinedell’America del Sud (32%) e dell’Europa Mediterranea (30%).

Si confermano mediamente richiesti ovunque, oltre agli StatiUniti, i trattamenti anti-cellulite, effettuati da unpubblico esclusivamente femminile (Oriente 30%, Medio Oriente27%, Europa Mediterranea 25%, America del Sud 24%). In forteascesa anche il laser resurfacing soprattutto in Europa delNord (20%) e America del Nord (18%).

A commentare i dati, Alberto Massirone, membro delconsiglio direttivo del Collegio Italiano delle Societa’Scientifiche di Medicina Estetica, che sottolinea alcunedifferenze importanti nell’applicazione della medicinaestetica in Italia rispetto agli USA:”Noi ci distinguiamoperche’ prendiamo in esame l’inestetismo nella suacomplessita’, curando anche laddove vi e’ una patologia inessere, prendendo in esame tutto l’individuo e le disarmonieche lamenta. Diverso il concetto diffuso internazionalmentein medicina estetica, che tende esclusivamente a trattare nelparticolare la ruga, le irregolarita’, la cellulite, da unpunto di vista molto spesso misto tra un atto chirurgico euno medico”.

Alla luce di questo, si puo’ dire che in Italia, rispettoagli USA, valgano gli stessi trend? ”Sicuramente anche pernoi – commenta Alberto Massirone – le richieste ditrattamenti sono molto simili. In Italia pero’ i piu’richiesti sono sicuramente quelli anti-invecchiamento, comela rivitalizzazione, i filler, la tossina botulinica e illaser, ma anche il peeling profondo per pulire la pelle edare una rigenerazione tissutale generale, premessa anche perun intervento chirurgico di lifting o di mini lifting.

L’utilizzo, invece, del PRP (plasma arricchito dipiastrine) e’ in espansione, anche se il caso italiano e’ancora contenuto poiche’ la nostra legislazione impone chel’ambulatorio in cui effettuare questo tipo di trattamentoabbia determinate caratteristiche e che sia collegato a unastruttura ospedaliera per il trattamento del sangue e deiderivati”.

”Il miglioramento della qualita’ della pelle – aggiunge ilprof. Massirone – e’ il secondo trattamento per numero dirichieste, seguito da quelli per combattere sovrappeso,obesita’ e cellulite che sono tre fenomeni completamentedifferenti”.

red/mpd