Conclave: Osservatore Romano, gli occhi del mondo in Vaticano

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 9 mar – Oltre venti chilometridi cavi elettrici, telefonici, radiotelevisivi e di fibreottiche: tanti sono serviti per collegare le tre postazioniallestite dalla Sala Stampa della Santa Sede al mondo chedesidera seguire da vicino gli avvenimenti che caratterizzanoquesto periodo particolare della vita della Chiesa. Cosi’l’Osservatore Romano, in un editoriale dal titolo ‘Gli occhidel mondo in Vaticano’, descrive l’immensa macchina dei mediache si e’ riversata a Roma. Uno sforzo eccezionale, scrive l’Osservatore Romano,quello messo in campo dalla Santa Sede, per dare assistenzaai circa cinquemila giornalisti di ogni parte del mondo chehanno chiesto di seguire in diretta tutti gli avvenimenti.

Sino al 6 marzo erano stati registrati 4831 operatori conaccrediti provvisori che vanno ad aggiungersi ai 258permanenti. ”Le richieste pero’ – assicura Angelo Scelzo,vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede conl’incarico di seguire proprio la delicata procedura degliaccrediti – sono in continuo aumento”.

Sta di fatto che in pochi giorni e’ stato allestito unapparato che non ha precedenti. Imponente e’ stata nel 2011la mobilitazione per la beatificazione di Giovanni Paolo II,ma ”nulla a che vedere – assicura Vik van Brantegem,delegato del direttore della Sala Stampa della Santa Sede peril coordinamento del media center che e’ stato allestitonell’atrio dell’Aula Paolo VI – con quanto abbiamo messo incampo per questa occasione”.

Cuore della macchina messa in movimento resta la sedecentrale della Sala Stampa della Santa Sede. E’ qui e da quiche arrivano e partono tutte le comunicazioni e le notiziesugli avvenimenti del giorno. E’ anche il luogo fisico in cuisi svolgono i briefing tenuti dal direttore, il gesuita padreFederico Lombardi. E la sala stampa resta sostanzialmente ilpunto di riferimento al quale si puo’ accedere in ognimomento della giornata e da ognuna delle postazioni occupate,perche’ tutte sono costantemente collegate, in video e audio,con la sede centrale.

Complesso e molto attrezzato anche dal punto di vistatecnologico e’ il media center allestito nell’atrio dell’AulaPaolo VI.

”Il primo problema – spiega van Brantegem, al quale sideve gran parte dell’ideazione del centro – e’ stato quellodi garantire possibilita’ operative per quattro distinterealta’: la mondovisione, le televisioni nazionali e locali,le radio, la carta stampata. Per avere un’idea dellaconsistenza del problema, ecco alcuni numeri registrati sinoal 6 marzo: 1638 giornalisti, 877 cameramen, 903 tecnici, 346fotografi, ai quali vanno ad aggiungersi 533 produttori e 105registi. Tra i tipi di media presenti figurano anche 159 sitiweb”.

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