Conclave: card. Lajolo, non credo che sara’ lungo

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(askanews) – Roma, 5 mar – Il prossimo conclave non avra’ tempi troppo lunghi. La previsione e’ del card. Giovanni Lajolo, gia’ presidente del governatorato che sta partecipando, al Vaticano, alle congregazioni generali, in vista dell’elezione del nuovo pontefice. Parlando con i giornalisti a margine della presentazione di un suo libro dedicato alla Via Crucis ha infatti detto, riferendosi al conclave: ”Non credo che sara’ lungo”. Il porporato ha quindi commentato quello che e’ stato visto come un particolare attivismo da parte dei cardinali soprattutto dell’America del Nord. ”E’ nel loro spirito – ha infatti detto Lajolo – senza dimenticare che anche loro hanno grandi pastori”. Tratteggiando il profilo del nuovo pontefice, il card. Lajolo ha quindi detto: ”Verra’ scelta una persona che risponda alle esigenze del mondo e della Chiesa di oggi. Poi sara’ lui a decidere come operare perche’ di certo non vogliamo imparare a fare il papa al futuro pontefice”. Parlando, poi, delle priorita’ che la Chiesa dovra’ affrontare Lajolo ha dichiarato: ”La priorita’ delle priorita’ e’ quella indicataci da Cristo: quando ha detto andate e predicate il Vangelo a tutte le genti quindi la priorita’ sara’ quella missionaria. Tanti problemi interni si sarebbero superati – e’ il pensiero del porporato – se si avesse avuto uno sguardo piu’ ampio fuori”. Da qui la domanda se il papa potrebbe, quindi, essere un missionario e provenire non dall’Europa. ”Certamente e’ possibile anche se dobbiamo ricordare che anche l’Europa ha prodotto papi missionari, ricordo solo i tanti viaggi di Giovanni Paolo II e quelli fatti, in solo 8 anni, da papa Benedetto XVI”. gc/ss