Rifiuti: Corte Conti condanna Bassolino e Iervolino

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(askanews) – Napoli, 28 feb – Ben trecentosessantadue lavoratoridell’Ente di Bacino 5 sono stati pagati dalle amministrazionidel Comune di Napoli senza per questo essere realmenteimpiegati in attivita’ operative ovvero nella raccolta deirifiuti. Questo il motivo per cui la Corte dei Conti haemesso una sentenza di condanna nei confronti di due ex primicittadini, Antonio Bassolino e Rosa Iervolino e di altricinque esponenti di passate giunte comunali fra cui l’exassessore Ds, poi con ruolo di spicco nel CommissariatoRifiuti, Massimo Paolucci, appena eletto al Parlamento nellefila del Partito Democratico. La Corte ha emesso in totalesette condanne di restituzione per una cifra complessiva cheammonta a 5.608.935,35 euro.

Nello specifico, Bassolino, Iervolino Russo e Paolucci,con l’ex vicesindaco Riccardo Marone e l’ex assessoreFerdinando Balzamo dovranno risarcire una cifra pari a oltre560 mila euro ciascuno. Piu’ oneroso il rimborso che la Corteha comminato ad altri due ex assessori, Ferdinando Di Mezza eGennaro Mola, pari a un milione e 400mila euro.

Secondo la Corte dei Conti l’amministraizone comunalescelse di fondare una societa’ ad hoc per la raccolta deirifiuti, l’Asia, invece di utilizzare pienamente i 362lavoratori dell’Ente di bacino 5 che vennero pagatiugualmente nonostante non fossero impiegati.

dqu/red