Crisi: Coldiretti, allarme bioterrorismo con 25% cibo dall’ estero

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(askanews) – Roma, 28 feb – L’Italia e’ un Paese particolarmentesensibile al bioterrorismo con circa il 25% dei prodottialimentari consumati che proviene dall’estero, anche perche’sono passati in mani straniere molti dei marchi storici del’Made in Italy” a tavola. E’ quanto emerge da una analisidella Coldiretti sull’azione aggressiva, favorita dallacrisi, di gruppi esteri che puntano a acquisire patrimoniindustriali, tecnologici e scientifici nazionali, nonche’marchi storici del ‘Made in Italy’, secondo quanto scrivono iservizi segreti nella Relazione annuale al Parlamento. Il sistema agroalimentare – sottolinea Coldiretti – e’particolarmente sensibile alle attivita’ terroristiche tantoche negli Stati Uniti e’ stato varato un appositoBioterrorism Act con l’obiettivo di permettere alle autorita’di prevenire, identificare velocemente ed eliminare le fontidi pericolo. La Food and Drug Administration (Fda) deveessere avvisata preventivamente e fornisce un permessoelettronico per l’arrivo di prodotti importati e puo’bloccare le partite o gli alimenti sospetti mentre e’ fattoobbligo di registrazione a tutti gli stabilimenti che operanonell’ambito della produzione, trasformazione, imballaggio diprodotti inclusi, mangimi, integratori, bevande e alimentiper lattanti. Il settore alimentare – riferisce Coldiretti – vieneidentificato negli Usa come ‘infrastruttura critica’ chericomprende i ‘sistemi o beni – sia fisici che informatici -cosi’ vitali per la nazione che la loro inefficienza odistruzione avrebbe un impatto debilitante sulla sicurezzanazionale, economica nazionale e/o sulla sicurezza dellasalute pubblica’. Questo significa che le eventualioperazioni di acquisizione da parte di gruppi stranieri e’sottoposto a procedure piu’ complesse, a differenza di quantoavviene in Italia dove ad essere presi di mira sonosoprattutto i prodotti simbolo dell’Italia e della dietamediterranea, dall’olio al vino fino alle conserve dipomodoro. com/mpd