Papa: non abbandono la croce. Resto in modo nuovo presso il Signore

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 27 feb – Il papa, anche se rinuncia al suo ministero, e’ ”impegnato sempre e per sempre dal Signore”, mentre chi assume il ministero petrino sa ”di non avere piu’ alcuna privacy”. Per questo, anche dopo il 28 febbraio, il papa continuera’ ad appartenere ”sempre e totalmente a tutti, a tutta la Chiesa”. Lo ha spiegato Benedetto XVI nel corso del suo discorso all’udienza generale in piazza San Pietro, l’ultima del suo pontificato. Il papa ha detto che il ”sempre e’ anche un ‘per sempre’ e non c’e’ piu’ un ritornare al privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata – ha spiegato – a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso. Non porto piu’ la potesta’ dell’ufficio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per cosi’ dire, nel recinto di San Pietro”. ‘Vorrei che ognuno sentisse la gioia di essere cristiano” e che possa ”ringraziare per il dono della fede”. E’ stato un altro passaggio del discorso di Ratzinger che ha voluto ringraziare Dio per averlo chiamato a guidare la Chiesa universale e le persone che lo hanno aiutato e sostenuto in tutti questi anni. ”Un papa – ha aggiunto – non e solo nella guida della barca di Pietro, anche se e’ sua la prima responsabilita’; e io non mi sono mai sentito solo per portare la gioia e il peso del ministero petrino; il Signore mi ha messo accanto tante persone che, con generosita’ e amore a Dio e alla Chiesa, mi hanno aiutato e mi sono state vicine”. Il papa ha voluto salutare e ringraziare i cardinali, i collaboratori, ad iniziare dal segretario di Stato che, ha detto, ”mi ha accompagnato con fedelta’ in questi anni”, e ”l’intera Curia Romana”. ”Sono tanti volti che – ha detto – non emergono, rimangono nell’ombra, ma proprio nel silenzio, nella dedizione quotidiana, con spirito di fede e umilta’ sono stati per me un sostegno sicuro e affidabile”. Ma un ”pensiero speciale” lo ha voluto rivolgere alla Chiesa di Roma, ”la mia Diocesi”, ha detto. red/int