Abu Omar: Pollari, interrogativi sull’operazione e sul personaggio

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(askanews) – Roma, 23 feb – L’operazione del rapimento di AbuOmar fu ”condotta in modo strano, che pone degliinterrogativi, che lascia perplessi. Perche’ tutte quelletracce lasciate? Non lo so, ma non mi sembra normale a frontedi operazioni di questo genere che ci si comporti in modocosi’ dilettantesco e, forse, tutto cio’ ha dellemotivazioni”. Lo ha dichiarato l’ex direttore del SISMINicolo’ Pollari, intervistato da oltreradio.it.

Sollecitato a dare un parere sull’ipotesi che Abu Omarpossa essere stato, a quell’epoca, un informatore dei servizisegreti egiziani e americani, Pollari ha risposto elencandouna serie di fatti ”che mi rendono perplesso” a cominciaredallo status di rifugiato politico di Abu Omar. ”Qualcuno ha visto perche’ questo signore ha chiestoasilo politico? Esiste un documento dell’Autorita’ diPubblica Sicurezza in cui Abu Omar chiede l’asilo politico.

Io gli ho dato un’occhiata – ha spiegato Pollari – era partedegli atti processuali. Sono indicate delle argomentazionimolto interessanti che potrebbero offrire alla sua ipotesiuna qualche possibilita’ di approfondimento”. ”Rimango perplesso dopo aver letto sempre negliincartamenti giudiziari”, ha proseguito ancora il generale,che Abu Omar ”sarebbe stato accolto al suo arrivo in Egittoda un’autorita’ politica del suo paese, poi questo suoentrare e uscire dalle carceri egiziane. Insomma non sonosolo io a pormi interrogativi sul personaggio”.

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