Elezioni: i partiti al voto, programmi in Sanita’ a confronto

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(askanews) – Roma, 22 feb – Tra le tante promesse sulla sanita’che hanno caratterizzato il periodo preelettorale, una e’condivisa da tutti gli schieramenti o quasi: la difesa delServizio sanitario nazionale. Ieri lo ha ribadito Mario Montisottolineando come il Servizio sanitario nazionale sia un”patrimonio straordinario e difenderlo e preservarlo deveessere tra i primi obiettivi di una forza che vuole guidareil Paese”. Ma lo stesso concetto e’ stato espresso da Pd ePdl, i primi sottolineando come ”la sanita’ sia unapriorita’ assoluta” e vada ”messa su un piano piu’ alto diassoluta protezione”, i secondi insistendo sul concetto dicosti standard come priorita’ a difesa del Ssn. Ma al di la’di apparenti affinita’ nelle premesse,come sottolinea oggi ilquotidiano online dei medici, Doctor33, andando a leggere iprogrammi dei partiti in ambito sanitario le differenze nonmancano.

Il Pd con Sel e Psi, che candida i presidenti dell’Ordinedei medici e del collegio degli infermieri, Amedeo Bianco eAnnalisa Silvestro, punta sullo stop a tagli edefinanziamento del Ssn e su maggiori investimenti. Chiedesoluzioni alternative ai ticket, argomento sul quale neigiorni scorsi sono stati molto espliciti sia il leaderPierluigi Bersani sia Ignazio Marino. Poi in estrema sintesic’e’ il rafforzamento del ministero, i partiti fuori dallenomine, piu’ prevenzione, cure sul territorio riqualificate,nuovo ruolo degli ospedali e tutela assicurativa dei medici.

Il Pdl con la Lega, dal canto suo punta sullasussidiarieta’ e sul principio dei costi standardsottolineando nel suo programma come ”i costi per i beni e iservizi, ivi compreso il costo per il personale, in tutte leregioni e gli enti pubblici, devono essere quelli relativi alvalore piu’ basso”. Quindi modifiche alla spending review,piu’ tutela ai medici, legge sul biotestamento e nuova leggesulla salute mentale sono tra le priorita’. La presenza dellaLega rende infine particolarmente forti le richieste inchiave federalista.

Scelta Civica si sofferma sull’efficienza del sistema, chedeve anche rimanere universale, chiede la sostituzione deiticket con una franchigia legata al reddito Isee e unarevisione del titolo V della Costituzione in tema difederalismo sanitario che oggi crea eccessive disuguaglianzanon solo tra regioni ma anche tra singole Asl. In comune colcentro sinistra, invece, la richiesta di rafforzamento delministero, poi cure H24 modello Balduzzi e taglio dei postiletto. Infine valorizzazione di eccellenze e meriti, piu’garanzie ai medici su rischio clinico e regole chiare nelrapporto tra pubblico e privato, con un’apertura ai fondiintegrativi che nei mesi scorsi ha gia’ fatto discutere.

Poi c’e’ Rivoluzione civile che fa del servizio pubblicoil riferimento assoluto e mette gli obiettivi di salute primadi quelli economici. Infine Movimento 5 stelle di BeppeGrillo che parla di equita’ e universalita’ anche con ticketproporzionali ai redditi e non vuole consentire ai medicipubblici di operare nel privato e Fare per Fermare ildeclino, il movimento di Oscar Giannino, che, rilanciando lalotta agli sprechi e alle clientele, propone una competizionead armi pari col privato.

red/mpd