Roma/Rifiuti: Clini, nuovo incarico a NOE. Nessuna deroga per Malagrotta

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(askanews) – Roma, 20 feb – ”Ho incaricato di nuovo il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di accertare l’effettiva capacita’ di trattamento e recupero dei rifiuti negli impianti di Roma, mentre confermo di non avere in previsione alcuna deroga o proroga circa l’ulteriore utilizzo della discarica di Malagrotta”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini commentando il documento approvato dalla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo sulla situazione dei rifiuti a Roma, ”che – sottolinea – conferma la necessita’ e l’efficacia delle misure che abbiamo intrapreso” ed ”esprime sostegno al nostro intervento”. Intervento che potrebbe essere bloccato dalle ultime decisioni del Tar del Lazio. La relazione della Commissione, approvata oggi dal Parlamento Europeo, spiega il ministro, ”descrive una situazione che e’ stata superata dal decreto ministeriale del 3 gennaio. Il decreto infatti e’ finalizzato ad attuare pienamente la legislazione italiana e le direttive europee senza il ricorso a deroghe o a poteri straordinari, cosi’ come suggeriscono anche i parlamentari europei nella loro relazione. Il decreto e’ basato sul principio della responsabilita’ delle amministrazioni che devono assicurare ordinariamente il rispetto delle leggi in linea con gli obiettivi, stabiliti dal ‘Patto per Roma’, di aumentare progressivamente la raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti, riducendo drasticamente il conferimento in discarica. Inoltre il decreto prevede che, in base alla legge, venga esercitato potere sostituivo nei confronti delle amministrazioni che non attueranno quanto stabilito per il completo e pieno rispetto delle leggi e delle direttive europee in materia di gestione dei rifiuti. Va ricordato anche che il decreto non prevede l’apertura di nuove discariche. Sono alcuni dei motivi che hanno indotto il Parlamento Europeo a esprimersi a sostegno delle nostre iniziative”. ”Il rapporto della Commissione – aggiunge Clini – rappresenta anche l’occasione per far presente che, al contrario di quanto stabilito dal decreto del 3 gennaio, il Tar del Lazio ha invece bloccato il programma degli interventi finalizzato al recupero e alla riduzione del conferimento in discarica, con motivazioni che non hanno alcun riferimento alle leggi in vigore e alle direttive europee. L’ordinanza del Tar rischia di autorizzare di fatto la continuazione del conferimento nella discarica di Malagrotta di rifiuti non trattati ed espone l’Italia e Roma al rischio di provvedimenti europei dal tono ben diverso da questa relazione della Commissione per le Petizioni”. Di qui, il nuovo mandato al NOE e il ‘no’ deciso a deroghe o proroghe per l’utilizzo della discarica di Malagrotta. red/mpd