Mps: nuove perquisizioni a Mussari e Vigni, Siena scossa da ‘veleni’

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(askanews) – Siena, 19 feb – In una Siena scossa dai ‘veleni’della politica, l’inchiesta su Mps vede un’altra giornata diattivita’ della Procura, con nuove perquisizioni.

Questa mattina gli uomini del Nucleo valutario dellaGuardia di Finanza hanno bussato alla porta di casa dell’expresidente Giuseppe Mussari e dell’ex direttore generaleAntonio Vigni. Mentre per Mussari e Vigni, che nell’inchiestasono indagati, non si tratta della prima perquisizione, perla prima volta questa mattina la GdF ha perquisito la casa el’ufficio di David Rossi, capo dell’Area comunicazione dellaBanca, che pero’ non e’ indagato ma solo una personainformata sui fatti. Rossi e’ a capo della comunicazione diMps dall’arrivo di Mussari, dopo averlo seguito dallaFondazione, dove ricopriva lo stesso incarico.

Le perquisizioni di oggi, come confermano fonti vicineall’inchiesta, sono stati atti ”a sorpresa”, come tutte leperquisizioni, che si fanno alla ricerca di nuove ”prove,documenti o riscontri”. Anche in conseguenza di nuovielementi acquisiti nei giorni scorsi, magari dopo gli ultimiinterrogatori. Le imputazioni mosse a Mussari all’atto dellaperquisizione, ha spiegato il suo legale Fabio Pisillo, sonoquelle gia’ note di concorso in falsa informazione inprospetto, falsa comunicazione al mercato, ostacoloall’autorita’ di vigilanza. ”La perquisizione di questamattina nell’abitazione di Giuseppe Mussari ha dato esitototalmente negativo. Non e’ stato rinvenuto alcunche’ diinteresse per le indagini. Di conseguenza nessun documentone’ cartaceo ne’ informatico, comprese le mail che sono statetutte esaminate, e’ stato posto sotto sequestro”, haaffermato il legale.

Nel frattempo la banca rassicura: ”Queste cose brutte leabbiamo scoperte noi – ha detto oggi l’Ad Fabrizio Viola – leabbiamo tirate fuori noi e le stiamo sistemando noi. Nessunoci fa favori o lavora al posto nostro. Una volta messe aposto, e lo abbiamo fatto, quelle famose operazioni diventanoil problema meno complicato. Tra 6 mesi sarannodimenticate”. Proprio parlando di Viola, nel suointerrogatorio di garanzia, l’ex responsabile dell’Areafinanza Gianluca Baldassarri aveva detto di aver parlatoall’Ad del ”collegamento economico tra l’operazione Btp 2034e la ristrutturazione di Alexandria”.

Affermazioni, che pero’, secondo quanto si apprende, nonconvincono per niente i magistrati senesi. Che oggi hannoincontrato funzionari di Bankitalia, all’insegna di quellache e’ una collaborazione che va avanti dall’inizio delleindagini. Intanto la vita politica senese e’ scossa dal documentodiffuso ieri riguardante un presunto ‘patto’ tra Pd e Pdl suSiena e Mps. Il documento, datato 12 novembre 2008, reca incalce i nomi (ma non le firme) di Franco Ceccuzzi e DenisVerdini, che hanno smentito la sua autenticita’. Il documentoe’ in mano ai magistrati di Firenze e Siena che stannosentendo, nel capoluogo toscano, esponenti politici dientrambi gli schieramenti, alla ricerca di eventualicollegamenti tra politica e banca. Sulla sua autenticita’,pero’, non sarebbero stati trovati riscontri.

”E’ una polpetta avvelenata, un tentativo di influirenegativamente sulla mia candidatura ma io sono determinato adandare avanti – ha detto Ceccuzzi, candidato a sindaco del Pd-. Quel documento non mi appartiene, ne’ dal punto di vistadell’elaborazione ne’ della sottoscrizione”.

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