Mps: Pm Siena andranno a sentire presidente Santander Botin (1 Upd)

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(askanews) – Siena, 14 feb – I Pm di Siena che indaganosull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps andranno inSpagna per sentire Emilio Botin, presidente del BancoSantander. E’ quanto si apprende da fonti vicineall’indagine. I Pm senesi Aldo Natalini, Antonino Nastasi eGiuseppe Grosso avevano convocato Botin per la fine del mesescorso, ma il presidente del Santander ha fatto sapere di nonessere disponibile per altri impegni. Da qui l’ipotesi deimagistrati senesi di andare a sentirlo a Madrid. Santander e’la banca da cui, nel 2007, Mps ha acquisito Antonveneta conuna operazione ora al centro delle indagini della Procurasenese.

A Botin i magistrati senesi vogliono chiedere informazionisu come e’ nata e si e’ sviluppata l’acquisizione diAntonveneta. Nella cessione delle attivita’ italiane di AbnAmro, Santander era assistito dall’advisor Rothschild mentreper l’acquisizione Mps ha schierato Mediobanca e MerrilLynch.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, pero’, almenonella prima fase, la trattativa sarebbe stata seguita inprima persona dall’allora presidente del Monte GiuseppeMussari in contatto con Botin. Secondo una informativa della Guardia di Finanza, letrattative tra Monte dei Paschi di Siena e Santander perAntonveneta iniziarono prima ancora che la banca spagnolaavesse definito l’acquisto dello stesso istituto con l’Opa suAbn Amro. I primi contatti, afferma la Finanza, avvengonotramite l’advisor Rothschild nell’agosto 2007 quando ”eraancora in corso il take over del consorzio estero costituitoper l’acquisto di Abn Amro” e Rothschild ”era impegnatanella difesa della banca olandese dall’Opa ostile delSantader”. Personale della Rothschild ad agosto, si legge,incontra il presidente del Santander Emilio Botin ”in quantolo stesso sembrava non fosse interessato a mantenere lesuddette attivita’ italiane”. Ad Alessandro Daffina diRothschild Botin ”conferi’ un mandato esplorativo perverificare l’esistenza di eventuali soggetti bancariinteressati a rilevare il Gruppo Antonveneta”, con o senzala partecipata Interbanca”. E per il Santander ”eraimportante vendere nel breve periodo senza dovernecessariamente attendere il materiale passaggio della bancaitaliana da Abn Amro a Santander”. Il tutto individuando unacquirente che ”avrebbe dovuto inoltre accettare lacondizione, ‘non negoziabile’ di rilevare Antonveneta senzaalcuna ‘due diligence’ preventiva”. Nell’informativa siriporta anche una email del 29 ottobre 2007 in cui Daffinaproponeva a Mussari una bozza di lettera da inviare a Botin.

Nella bozza si legge che l’acquisizione di Antonvenetasarebbe, per Mps, una ”opportunita”’ che avrebbe una”importanza straordinaria” e che dunque vedrebbe il ”pienosupporto dei nostri azionisti”.

Nella bozza di lettera suggerita da Daffina si legge anchel’assicurazione che ”conosciamo estremamente bene BancaAntonveneta” e che ”saremmo in grado di chiuderel’operazione in tempo molto rapidi e con piena soddisfazionereciproca”. L’8 novembre 2007 il Monte annuncio’ l’acquisizione, cheavvenne, scrive la Finanza, secondo il principio ”visto epiaciuto” con una offerta di 9 miliardi.

afe/red