Sanita’: Ginecologi, sciopero il 12 febbraio. 1100 interventi rinviati

APR 7, 1246 -

(askanews) – Roma, 6 feb – ”La messa in sicurezza dei puntinascita in tutto il territorio nazionale” e ”ilcontenzioso medico-legale in campo sanitario, avanzandoproposte per il suo superamento da adottare immediatamentedopo la formazione del nuovo Governo”. Sono i punti cardineda affrontare per i medici FESMED (Federazione SindacaleMedici Dirigenti) che hanno proclamato lo sciopero nazionaledi 24 ore per la giornata del 12 febbraio 2013. Lo sciopero – sottolineano – interessera’ i medicidipendenti e gli altri operatori del SSN che operano neipunti nascita, nei consultori familiari e negli ambulatoriostetrici del territorio. Sara’ garantita la continuita’delle prestazioni indispensabili, ma non verra’ dato corsoalle attivita’ programmate e questo si stima che portera’ adun totale di circa 1.100 interventi nei reparti di ostetriciae ginecologia che dovranno essere rinviati.

Fatte salve le urgenze indifferibili, che saranno comunquegarantite, il black out riguardera’ anche l’attivita’ deiconsultori familiari e di tutti gli ambulatori ostetrici delterritorio, dove non verranno effettuati esami clinici,visite specialistiche ed ecografie.

I sanitari in sciopero sottolineano che sono ormaimigliaia le denunce contro i ginecologi e gli altrioperatori. ”E il dramma – fanno notare – e’ che, a fronte diun clamore mediatico straordinario al momento della denuncia,a conti fatti il 98,8% dei procedimenti penali iscrittipresso 90 Procure italiane a carico di sanitari (di cui circail 10% ginecologi) e’ archiviato senza alcuna condanna pergli operatori (dati dell’indagine della Commissioneparlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari del 21dicembre 2011 a cui ha contribuito anche l’Aogoi). Al contrario, i procedimenti civili vedono condannaremolto spesso i medici assolti nel processo penale e siprolungano per decenni, con annesso cortocircuito mediatico,causando ai medici enormi danni personali, professionali epatrimoniali, rovinando la vita a molti colleghi e provocandogravissimi danni economici al sistema sanitario. Lacosiddetta malasanita’ si rileva quindi un vero e proprio’bluff’, o meglio ‘oltre al danno la beffa’, come accade aimolti colleghi assolti in penale ed egualmente costretti apagare risarcimenti elevati in sede civile, per colpe dellequali ‘altri giudici’ non li hanno consideratiresponsabili”. Durante lo sciopero del 12 febbraio 2013 le associazionipromotrici organizzeranno anche una manifestazione nazionale,che si terra’ a Palermo e conferenze stampa in tutti icapoluoghi di regione, a partire dalle ore 11.00.

Partecipano alla mobilitazione, la FESMED – FederazioneSindacale medici Dirigenti; AOGOI – Associazione ostetriciginecologi ospedalieri italiani; SIGO – Societa’ italiana diginecologia e ostetricia; AGUI – Associazione ginecologiuniversitari italiani; AGITE – Associazione ginecologiterritoriali; SIEOG – Societa’ italiana di ecografiaostetrica e ginecologica e metodologie biofisiche; AIO -Associazione italiana di ostetricia. E hanno aderito allaprotesta: AAROI-EMAC – Associazione Anestesisti RianimatoriOspedalieri Italiani; CIMO ASMD Coordinamento Italiano MediciOspedalieri; SUMAI ASSOPROF – Sindacato Unico MedicinaAmbulatoriale Italiana; CECOS Italia – Terapia dellasterilita’ e Fecondazione assistita; CIC – Collegio italianodei chirurghi; SIOS – Societa’ italiana ospedalierasterilita’; Associazione Scientifica ANDRIA; SIFES e MR.

red/mpd