Salute: Anestesisti Siaarti, si’ a farmaco per recupero rapido e sicuro

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(askanews) – Roma, 6 feb – E’ entrato nelle sale operatorie e harivoluzionato l’anestesia generale. In appena due, tre minuticonsente il recupero completo della funzione muscolare erespiratoria indipendentemente dalla durata dell’anestesia.

E’ l’antidoto immediato: si chiama sugammadex il farmaco diMSD ”che ha contribuito a rivoluzionare l’anestesia e che,nel nostro Paese, rimane fuori da molte sale operatorie innome di un ipotetico risparmio”. E’ l’appello lanciato oggida un gruppo di anestesisti appartenenti alla Societa’Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e TerapiaIntensiva (SIAARTI), con un documento ufficiale nel qualeaffermano che ”se la struttura ospedaliera impedisce l’usodel sugammadex, in caso di danni al paziente, se ne assumeogni responsabilita”’. La presa di posizione della SIAARTI e lo stato dell’artedell’anestesia in Italia sono stati al centro di unaconferenza stampa a Roma alla vigilia dell’ importanteincontro scientifico ”Networks in Anaesthesiology – NIA”che si tiene nella Capitale dal 7 all’8 febbraio all’HotelMarriott.

”La Societa’ Italiana di anestesia analgesia rianimazionee terapia intensiva – dice Antonio Corcione, PresidenteDesignato della Societa’ Italiana di Anestesia AnalgesiaRianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) e Direttore UOCAnestesia e TIPO AO dei Colli, V.

Monaldi di Napoli- ha sentito il dovere di prendere unaposizione netta con il Position Paper sull’uso delsugammadex: nonostante sia stato approvato nel nostro Paese,in molte sale operatorie non puo’ essere utilizzato e questoperche’ a livello regionale o della singola strutturaospedaliera si crede che sia questa la strada perrisparmiare. Ma non e’ cosi’.

Nel documento – spiega – si afferma (avvalorando tutto conprove scientifiche) che in tutti quei pazienti nei qualil’anestesista decide di utilizzare i curari steroidei si devepoter utilizzare questo farmaco. E’ una posizione chiara enetta. Questo significa che non ci sono piu’ alibi. UnDirettore di Anestesia puo’ fare richiesta d’uso disugammadex in sala operatoria avvalorandola con il PositionPaper della SIAARTI. In caso di risposta negativa, lastruttura ospedaliera si assumera’ tutte le responsabilita’di carattere medico-legale nei confronti del paziente”.

”I pazienti si dividono in due grandi categorie: quelliche ti chiedono ‘tanta’ anestesia perche’ hanno paura deldolore e quelli che ti chiedono ‘poca’ anestesia perche’ nehanno paura – spiega Carlo Ori dell’Universita’ degli Studidi Padova – . In ogni caso tutti parlano del risveglio. Oggigrazie a tutte le strategie che mettiamo in atto in salaoperatoria il rischio e’ veramente molto basso. Quello che fapreoccupare di piu’ possono essere le complicanze postoperatorie legate all’anestesia. Ecco perche’ l’introduzionedi un farmaco rivoluzionario che nel giro di due, tre minutiriporta il paziente alla sua completa funzione muscolare erespiratoria scongiurando ogni complicanza da curarizzazionee’ da considerarsi veramente importante”.

red/mpd