Abruzzo/Imprese: rapporto Cresa, 25 chiusure al giorno nel 2012

FEB 8, 1242 -

(askanews) – L’Aquila, 24 gen – Tra gennaio e dicembre delloscorso anno i registri delle Camere di commercio hannorilevato in Abruzzo la nascita di 10.029 imprese e lacessazione di 9.381, con un saldo di fine anno pari a 648imprese in piu’ che portano a 150.548 il totale dello stockdi imprese esistenti al 31 dicembre 2012. E’ quanto emergedalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base dei datiInfocamere, il Sistema informativo delle Camere di commercioe pubblicate nel Cresa Informa n.

1-2013. ”La situazione di crisi che ha interessato l’interoPaese durante il 2012 ha causato in Abruzzo il rallentamentodella voglia di fare impresa, come evidente nel calo,rispetto al 2011, sia delle iscrizioni (-367) sia delleimprese registrate (-755) e nell’aumento delle cancellazioni(+163). Il tasso di crescita e’ stato di 0,43, in nettadiminuzione rispetto agli anni precedenti” afferma ilpresidente del Cresa, Lorenzo Santilli. A livelloterritoriale la provincia di Pescara ha manifestato lamaggiore vivacita’, con un incremento del tessutoimprenditoriale di 483 unita’ e un conseguente tasso dicrescita pari a 1,35. Anche nella provincia di Teramo sonorisultati positivi il saldo (+279) e il tasso di crescita(+0,76). Le province di Chieti e L’Aquila hanno evidenziatovalori lievemente negativi sia del saldo (rispettivamente -19e -95) sia del tasso di crescita (-0,04 e -0,30). A livellosettoriale spicca l’ormai consueto calo delle impreseagricole con il peggior saldo negativo (-856) in assoluto.

Nel secondario diminuiscono, in particolare, le impresemanifatturiere (-251 pari a una variazione percentuale del-1,7%) e quelle delle costruzioni (-423 pari al -1,9%) mentreaumentano quelle della fornitura di energia elettrica, gas evapore (+54 corrispondente al +21,0%). Nel terziario siriscontra, in particolare, il calo delle imprese delcommercio (-394 pari al -1,1%). Negli altri ambiti lieviaumenti, tra i quali quello delle imprese di alloggio eristorazione (+236 pari al +2,3%). Secondo il direttore delCresa, Francesco Prosperococco ”per l’artigianato il 2012 e’stato un anno molto difficile, quasi un tonfo, con 825imprese in meno, derivanti dal fatto che le 2.331 nuoveiscrizioni non sono riuscite a compensare le 3.156cancellazioni; tasso di crescita molto negativo (-2,28) epeggiore degli ultimi 6 anni”. Le imprese registrate sono diconseguenza diminuite arrivando a 35.147 unita’. Tutte leprovince hanno fatto rilevare valori negativi dei saldi e deitassi di crescita, ma emergono le situazioni particolarmentedifficili di Teramo e L’Aquila dove sono state perserispettivamente 274 e 270 imprese artigiane. I tassi dicrescita sono molto negativi (Teramo -2,82 e L’Aquila-3,33).

Le province di Chieti e Pescara mostrano situazioni menogravi ma comunque negative, considerando che hanno registratouna consistente riduzione della base imprenditorialeartigiana (rispettivamente -145 e -136 imprese). Forti, comeaccennato, le criticita’ nel settore delle costruzioni che haperso 539 imprese pari a un calo percentuale del 3,9% e delsettore manifatturiero caratterizzato da un saldo negativoconsistente (-270) e da una diminuzione del 3,3%. Andamentinegativi vengono rilevati anche nell’agricoltura (-19 impresepari a -6,5%), nel commercio (-74 imprese pari a -2,9%) e neltrasporto e magazzinaggio (-57 imprese pari a -2,9%). iso/red